Ebola, le misure dell’Italia contro la malattia infettiva
La possibilità di un contagio di ebola oltre i nostri confini è davvero molto remota, come sottolineato da tempo dal ministero della salute, che oggi interviene riferendo le misure prese dall'Italia in questo momento di emergenza.
In Italia la possibilità che il virus dell’ebola arrivi è davvero molto remota, come sottolineato più volte dallo stesso ministro della salute Beatrice Lorenzin, che parla di rischio praticamente inesistente. A ribadire il concetto è stato anche Giuseppe Ruocco, direttore genarale del dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, che si trova a Giacarta nel vertice degli USA per concordare misure di prevenzione e reazione nei confronti di epidemie trasmesse da animali.
L’Italia ha già preso misure straordinarie, seguendo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità e il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, per poter tenere sotto controllo il virus dell’ebola ed evitare che arrivi nel nostro paese. Le misure sono le stesse che vengono solitamente adottate per le febbri emorragiche e sono rivolte soprattutto alle persone che viaggiano:
Misure straordinarie erano state adottate già lo scorso giugno, con la partecipazione del ministero della Difesa a Mare Nostrum. I medici del ministero della Salute sono imbarcati sulle navi che vanno nel canale di Sicilia e gli accertamenti sui migranti sono eseguiti al momento della prima assistenza alle imbarcazioni.
Le attività di sorveglianza e di vigilanza, dunque, continuano, secondo i protocolli ministeriali in linea con le raccomandazioni dell’Oms. Alle regioni e a tutte le istituzioni interessate è già stata inviata una nota con le indicazioni per la gestione di eventuali casi sospetti di ebola.
Foto | da Flickr di European Commission
Via | IlMessaggero
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