La crioconservazione degli ovociti e del seme in Italia
Ecco cosa bisogna conoscere in merito alla tecnica di crioconservazione degli ovociti e del seme in Italia.
La crioconservazione degli ovociti e del seme è una tecnica impiegata al fine di preservare la fertilità della coppia, nel caso in cui questa dovesse essere messa a rischio a causa di determinate patologie e condizioni, come ad esempio tumori, malattie autoimmuni, urologiche e malattie ginecologiche, o nel caso in cui il paziente debba sottoporsi ad un trattamento di chemioterapia e radioterapia che rischiano di compromettere la fertilità del soggetto, o ancora in caso di interventi chirurgici all’apparato uro-genitale che possano appunto compromettere la funzione eiaculatoria, in caso di pazienti sottoposti a vasectomia e così via.
In casi del genere, il paziente potrà appunto “conservare” il proprio seme mediante la tecnica di crioconservazione degli spermatozoi, che consiste nella conservazione di un campione di sperma del paziente ad una temperatura che scenderà gradualmente fino a -196°C, mediante un’immersione in azoto liquido. Tali campioni saranno poi conservati nella cosiddetta Banca del seme. Inoltre, per evitare eventuali danneggiamenti, gli spermatozoi saranno salvaguardati mediante delle sostanze protettrici durante la fase di congelamento. Anche la fase di scongelamento avverrà naturalmente in maniera graduale.
Per quanto concerne invece la crioconservazione degli ovociti, questa viene eseguita congelando gradatamente degli ovociti, oppure congelandoli con una procedura di vitrificazione, ovvero portandoli a raggiungere entro 1 minuto una temperatura di -196°C. Mediante la crioconservazione del tessuto ovarico è possibile salvaguardare anche la funzione ovarica, in tempi peraltro più rapidi rispetto a quelli richiesti per la crioconservazione degli ovociti.
La scelta della tecnica più adatta andrà eseguita basandosi sulle specifiche condizioni del soggetto, tenendo in considerazione età, condizioni di salute, patologia da cui è affetto e tempo a disposizione.
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via | Salute.gov.it