Alimentazione sana, i 7 consigli cui non avresti mai pensato
Il trucco per avere un corpo magro e in forma potrebbe essere più semplice di quanto immaginiamo. Ecco quali sono i sette consigli dell’esperto, idee alle quali forse non avreste mai pensato!
Essere magri e in forma potrebbe essere davvero semplice secondo il professore di biochimica Rodney Bilton, membro della Liverpool John Moores University, il quale avrebbe impiegato 15 anni per riuscire a scoprire i migliori segreti per ridurre il girovita mantenendosi in forma ed in salute. Del resto, con l’arrivo dell’estate, a tutti noi viene sempre voglia di perdere qualche chiletto seguendo una buona dieta, ma quali saranno i cibi che andrebbero evitati e quali sono i consigli migliori per dimagrire?
Ecco i sette “rimedi per mantenere la linea” del professor Bilton, che ci insegna come controllare il nostro peso e la nostra salute!
Mangiare banane acerbe
Il primo consiglio che il professor Bilton propone è quello di mangiare … banane acerbe, che conterrebbero più “amido resistente” rispetto alle banane mature. Oltre ad abbassare il colesterolo, questo carboidrato non comporta un innalzamento dei livelli glicemici, e sarebbe assorbita più lentamente dal corpo dando energia per un periodo di tempo più lungo. L’amido può inoltre aiutare a dimagrire anche perché stimola il rilascio di un ormone, il glucagone, che aumenta la velocità con cui il corpo brucia i grassi. La banana verde sarebbe inoltre l’ideale per coloro che hanno problemi come il diabete, quindi se si vuole rimanere in buona salute, non c’è niente di meglio che mangiare banane acerbe. Tuttavia, se non vi piace questo tipo di frutto, potreste optare anche per i cereali integrali e le verdure.
Purè, si o no?
Una delle chiavi più importanti per ridurre il nostro girovita e migliorare la nostra salute è quello di mantenere l’assunzione di zucchero ai livelli più bassi. Per questa ragione, è importante mettere da parte bibite zuccherate, bevande energetiche e alimenti trasformati, e cucinare il cibo con criterio. Alcuni tipi di cottura emanano infatti una grande quantità di glucosio, come ad esempio quando decidiamo di bollire gli alimenti o di schiacciarli per fare del purè. Un esempio classico è rappresentato dalla patata. Il 25% in più di zucchero viene infatti rilasciato da una patata quando viene bollita. A sua volta, quando questa viene schiacciata e frullata, si rompono le membrane che circondano i granuli di amido contenuti in esso, e si trasformano in zuccheri. Lo stesso vale per ogni cibo che viene schiacciato prima di essere mangiato. Allo stesso modo quindi, mangiare una mela intera rilascia meno zuccheri rispetto al mangiarla schiacciata, ed a sua volta, la purea rilascerà meno zucchero rispetto a quello rilasciato dal succo di mela. Tirando le somme, meno manipolato è un prodotto alimentare, meno zucchero verrà rilasciato quando verrà digerito.
Friggere con l’olio? No, grazie!
La maggior parte di noi cucina con l’olio, ma durante il riscaldamento questo può comportare la produzione di sostanze chimiche tossiche chiamate perossidi lipidici, che possono aumentare il rischio di cancro e malattie cardiache. L’olio d’oliva dovrebbe meglio essere utilizzato come condimento per l’insalata, e non per cucinare e friggere. Un buon consiglio è dunque quello di aggiungere una piccola quantità di acqua nel wok o nella padella, evitando così di utilizzare l’olio per cucinare.
Bere acqua per combattere il mal di schiena?
Il consiglio di bere molta acqua è ormai noto a tutti, ma questo è importante non solo per mantenerci idratati e per favorire l’eliminazione di scorie e liquidi in eccesso, ma anche per … evitare il mal di schiena. Avete capito bene…! Bere dagli otto ai dieci bicchieri di acqua al giorno potrebbe significativamente ridurre il schiena e i dolori articolari. Questo perché essere disidratati può comportare una serie di problemi, che si ripercuoteranno anche sulle articolazioni, causando dolore. L’acqua è inoltre anche un valido coadiuvante per la perdita di peso. Basti pensare che anche un lieve stato di disidratazione può rallentare il tasso metabolico , comportando così un aumento del peso. Bere acqua poco prima di coricarsi aiuta infine ad evitare i classici attacchi di fame notturni, meglio di così!?
Tofu, si o no?
Se cucinato bene, il tofu è senza dubbio un alimento molto buono e versatile, per certi versi ideale per chi ha deciso di seguire una dieta vegetariana o una dieta vegana. Tuttavia, consumare tofu in sostituzione della carne potrebbe portare a delle carenze di minerali, perché di solito le persone ignorano una semplice lezione sul modo in cui questi alimenti vengono mangiati in Giappone ed in Asia. Questi prodotti sono realizzati con fagioli di soia che contengono alti livelli di una sostanza chiamata acido fitico, che può bloccare l’assorbimento di minerali essenziali come calcio, magnesio, rame, ferro e zinco. Secondo gli esperti, le diete ad alto contenuto di fitati derivati dalla soia possono dunque portare a carenze di minerali Per evitare questo, sarebbe sufficiente mangiare il tofu insieme a prodotti come il miso e il natto, che sono fermentati con ceppi del batterio Bacillus subtilis, capace di abbassare il contenuto di acido fitico di questi alimenti.
Mangiare come una tribù dei Masai?
La lotta ai grassi è diventata un imperativo nella società moderna, ma il vero problema è che non di rado, chi decide di ridurre l’assunzione di grassi, finisce spesso per sostituire gli alimenti mancanti con carboidrati raffinati, come ad esempio il riso bianco, la pasta e il pane, tutti alimenti collegati a un forte aumento di peso. A causa delle dilaganti diete povere di grassi, tutti abbiamo gradualmente aumentato la nostra assunzione di carboidrati, per sostituire l’energia persa. In realtà, i pasti ricchi di grassi favoriscono il rilascio di glucagone da parte del pancreas, una sostanza che promuove la scomposizione del grasso corporeo per diverse ore dopo aver mangiato. Molte popolazioni assumerebbero al contrario grandi quantità di grassi, continuando a mantenersi perfettamente sane e in forma, secondo il professor Bilton. Diverse tribù africane, come i Masai e la tribù Samburu, consumerebbero fino a 400 grammi di grassi animali al giorno, mentre in Gran Bretagna, 60g di grassi animali al giorno sono considerati accettabili per mantenersi in buona salute. Dal canto loro, i membri delle tribù avrebbero bassi livelli di colesterolo e una rarissima incidenza di malattie cardiache, ma quando tali popolazioni migrano verso altre aree, in cui vengono consumati cibi raffinati ad alto contenuto di carboidrati, i livelli del cosiddetto colesterolo ‘cattivo’ aumentano. Ergo, secondo Bilton bisognerebbe cibarsi più come i membri delle tribù in questione, per mantenersi in salute … certo, a patto che si faccia una costante attività fisica!
Il vero pericolo dei frullati
E infine, il professor Bilton ci parla anche dei veri pericoli nascosti dentro i frullati di frutta! Il nostro corpo ha infatti solo una limitata capacità di gestire alti livelli di fruttosio, per cui un elevato apporto di fruttosio eluderebbe i normali processi del corpo per il controllo della quantità di zucchero nel sangue, non stimolando l’organismo a produrre insulina e ormoni. Come risultato, le sostanze grasse potrebbero accumularsi nel fegato, facendolo aumentare di volume e diminuendone l’efficienza, portando quindi ad un maggior rischio di obesità e diabete di tipo 2.
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via | DailyMail
Foto | da Flickr di David Berkowitz, o0karen0o, KFoodaddict, Nomadic Lass, plasticrevolver