L’impingement femoro-acetabolare: terapia e riabilitazione
L’ impingement femoro-acetabolare è una patologia dell’anca che prevede la correzione chirurgica e una lunga riabilitazione.
Si parla di impingement femoro-acetabolare quando si vogliono indicare il contatto tra le due componenti articolari dell’anca, ovviamente il contatto è abnorme. È considerata una malattia di carattere congenito. Un tempo si pensava che per esempio l’artrosi causasse questo disturbo, oggi si è arrivati alla conclusione che proprio l’mpingement possa dare origine all’infiammazione. Colpisce soprattutto i giovani uomini, spesso sportivi.
Come si cura? Sicuramente la diagnosi precoce può salvare l’articolazione prima che sia completamente compromessa. Tra i sintomi dovrebbe esserci un dolore forte in zona inguinale (anche dietro), costante o tipico della flessione, che si irradia per tutto il gluteo. Per la diagnosi si deve effettuare una radiografia anteroposteriore (AP), possono poi essere necessari una risonanza magnetica e l’artro-risonanza, che consiste in una risonanza dell’anca previa infiltrazione dell’anca con mezzo di contrasto.
La terapia è stabilita in base alla gravità della malattia. L’ultimo stadio prevede un’unica soluzione chirurgica, con la protesi. La chirurgia aperta sembra stia lasciando spazio alla chirurgia artroscopica, ovviamente in base alle corrette indicazioni, ovvero le lesioni del labbro. In caso di lesione cartilaginee, potrebbe essere necessaria la sostituzione protesica. Dopo l’intervento, bisogna fare un percorso di fisioterapia importante: esercizi mirati per il recupero della mobilità.
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Via | Ortopedia Traumatologia; Ior
Foto | Pinterest