Coronavirus: quando andare al supermercato per trovare meno fila?
Andare a fare la spesa significa ormai mettersi in fila e attendere anche per ore la possibilità di entrare al supermercato: ecco quali sono, secondo gli esperti, le fasce orarie da evitare.
In tempo di coronavirus, anche andare a fare la spesa è diventata un’impresa tutt’altro che semplice. Chi preferisce non fare ricorso al servizio di spesa a domicilio deve fare i conti con le file interminabili, a causa dello scaglionamento degli ingressi all’interno del supermercato.
Per ovviare al problema, molte persone stanno facendo ricorso alla tecnologia, utilizzando app per distribuire gli accessi al supermarket, oppure optando per dei servizi che permettono di scoprire in tempo reale quanta gente attende di entrare nel negozio per fare la spesa.
Nei giorni scorsi Stocard, applicazione che permette di aggregare le carte fedeltà sullo smartphone, ha esaminato i cambiamenti delle abitudini di spesa degli italiani, ed ha rivelato quali sono le fasce orarie in cui si registra una maggiore affluenza nei supermercati.
Fare la spesa: quali sono gli orari da evitare?
Secondo quanto emerso, le fasce orarie di picco, ovvero quelle in cui vi è un maggior afflusso di gente, sono quelle che vanno dalle 9 alle 10 di mattina, e la fascia che va dal pranzo al primo pomeriggio (ovvero tra le 13 e le 15).
Per quanto riguarda la fascia pomeridiana, il picco si registrerebbe tra le 17 e le 18, mentre nel weekend si registra un calo, soprattutto per quanto riguarda la domenica, poiché in molte Regioni i supermercati hanno l’obbligo di rimanere chiusi.
Di fronte a questi dati, bisognerebbe riflettere anche sulla possibilità di ridurre gli orari di apertura nei supermercati, opzione che potrebbe rivelarsi controproducente, come spiega Valeria Santoro, Country Manager di Stocard Italia:
Infatti, diverse Regioni hanno firmato ordinanze che impongono ai supermercati orari ridotti o la chiusura nel fine settimana: una decisione che potrebbe interrompere l’andamento lineare di spesa, registrato fino a questo momento, e provocare nuovi assembramenti.
via | Repubblica
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