Inghilterra, flebo contaminate in ospedale: morto un neonato, 14 avvelenati
In Inghilterra alcuni bambini ricoverati in un reparto pediatrico sono rimasti avvelenati da alcune flebo contaminate: un neonato purtroppo non ce l'ha fatta ed è morto, mentre per altri 14 si parla di avvelenamento del sangue provocato dal batterio Bacillus cereus.
In Inghilterra un neonato è morto e altri 14 sono stati avvelenati da una flebo contaminata, che è stata somministrata loro reparti pediatrici di sette diversi ospedali del paese. I piccoli sono stati colpiti da una forte infezione mentre si trovavano ricoverati in diverse unità di terapia neonatale: una partita contaminata di flebo contenenti sostanze nutritive è alla base della loro infezione. Molti di questi bambini erano nati prematuri.
Secondo quanto emerso dai primi dati riportati, queste sacche sarebbero state utilizzate in 22 ospedali in tutto il paese: i casi più gravi, al momento, riguardano un neonato che, purtroppo, non ce l’ha fatta ed è morto e altri 14 bambini che adesso devono fare i conti con un avvelenamento del sangue. Sono stati sottoposti a terapia antibiotica e i medici sono ottimisti.
Le indagini per capire cosa possa essere successo vanno avanti: si ipotizza che sia occorso un incidente nell’impianto londinese di produzione di proprietà della ITH Pharma Ltd, che produce queste flebo. Si esclude la pista del sabotaggio, percorrendo quasi esclusivamente quella di un incidente accidentale.
L’infezione, provocata da batterio, il Bacillus cereus, che ha provocato nei bambini nati prematuri una grave forma di setticemia, che si diffonde molto rapidamente nell’organismo, è stata individuata prontamente, ma non così velocemente da salvare la vita del piccolo morto domenica scorsa al Guy’s and St Thomas’ Hospital.
Intanto, tutte le unità di terapia intensiva neonatale sono state allertate, mentre un richiamo delle rimanenti sacche dello stesso lotto che potrebbero essere contaminate è già stato rilasciato. L’autorità sanitaria inglese ha già avviato un’inchiesta in merito.
Foto | da Flickr di treehouse1977
Via | Telegraph
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