Morbillo, senza il vaccino il virus torna a far paura
L'allarme è stato lanciato negli Stati Uniti dai CDC, ma anche in Italia si registra un'impennata dei casi. Ad esserne vittima è la città di Bologna
Non vaccinare i bambini potrebbe aumentare i rischi corsi dalla salute pubblica? A giudicare dall’ultimo rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) la risposta a questa domanda sembrerebbe essere un netto sì. In una comunicazione ufficiale l’ente statunitense ha infatti fatto sapere che tra il primo gennaio e il 23 maggio 2014 il numero di casi di morbillo registrati nei soli Stati Uniti (pari a 288) è il più alto mai rilevato nei primi 5 mesi dell’anno a partire dal 1994, sottolineando che alla base di questo aumento dell’incidenza ci sono viaggi internazionali intrapresi da individui non protetti dal vaccino.
L’attuale aumento nei casi di morbillo è trainato da persone non vaccinare, principalmente residenti negli Stati Uniti, che hanno contratto il morbillo nei loro paesi, lo hanno portato cono loro negli Stati Uniti e lo hanno trasmesso ad altri nelle comunità in cui molte persone non sono vaccinate
ha spiegato Anne Schuchat, direttore del National Center for Immunizations and Respiratory Diseases dei CDC.
Molti dei focolai negli Stati Uniti sono iniziati dopo viaggi nelle Filippine dove c’è una grande epidemia che è iniziata nell’Ottobre del 2013.
Un problema simile potrebbe riguardare anche l’Italia, dove negli ultimi giorni nella sola Bologna sono stati registrati circa 100 casi di morbillo fra bambini e adulti tra i 25 e i 44 anni. Molti di questi ultimi sarebbero studenti di Medicina dell’Università di Bologna.
Secondo gli esperti dei CDC il vaccino è il miglior strumento a disposizione per prevenire l’infezione e le sue possibili complicazione, cui sono particolarmente esposti i bambini. La malattia è altamente contagiosa e si manifesta con le tipiche eruzioni cutanee e febbre associate a tosse, naso che cola o occhi rossi. Nel caso in cui si soffra di questi sintomi è bene rivolgersi ad un medico per scoprire se si tratti davvero di morbillo.
Via | CDC