Sonno, cosa succede durante le diverse fasi del riposo notturno?
Vi siete mai chiesti cosa accade davvero mentre si dorme? Ecco quali sono le diverse fasi del riposo notturno!
Il sonno ha sempre destato moltissima curiosità, specialmente nelle persone che sognano molto. Ma quando si dorme, cosa si fa esattamente? “Si riposa”, risponderete voi. Non esattamente, o almeno … non solo. Contrariamente a quanto molti pensano infatti, il sonno non è per nulla un’attività “passiva”. Durante questa fase il cervello in realtà lavora! Gli studiosi hanno identificato almeno 5 importanti “stadi del sonno”, stadi durante i quali le cellule cerebrali lavorano, ed anche molto.
Insomma, possiamo tranquillamente dire che quello del sonno rappresenta un processo fisiologico attivo, un processo peraltro fondamentale. Privarsi del sonno può comportare delle conseguenze anche molto gravi per la nostra salute, sia fisica che mentale. Ma detto questo, ecco quali sono le 5 fasi del sonno.
- Fase 1: in questa fase, il sonno è davvero molto leggero, e può essere facilmente interrotto. L’attività mentale inizia a rallentare, e si entra in quello che viene definito uno “stato meditativo profondo”, che segna la soglia tra la coscienza e il “subconscio”. In questa fase di solito le persone non si rendono conto di essersi addormentate.
- Fase 2: in questa fase il movimento degli occhi si arresta e le onde cerebrali diventano più lente. Si presentano i cosiddetti fusi del sonno (o spindles), che si protrarranno per tutta la durata del sonno non-REM.
- Fase 3 e 4: queste fasi sono molto simili, sono note anche come “sonno profondo” e sono caratterizzate da onde cerebrali estremamente lente chiamate onde delta. In questa fase si presentano “strani” fenomeni come incubi, sonnambulismo, sonniloquio (parlare nel sonno) e così via.
- Fase 5 (sonno REM): infine, entriamo nella fase del sonno REM, durante la quale la respirazione diventa superficiale e irregolare, si verifica una sorta di paralisi dei muscoli (per evitare di mimare i movimenti eseguiti nei sogni), e si sogna di più. In questa fase il cervello del soggetto consuma ossigeno e glucosio come se fosse sveglio e stesse effettivamente svolgendo un’attività intellettuale. Normalmente tendiamo a ricordare i sogni che facciamo nella fase REM, durante la quale peraltro il cervello metterà in atto delle vere e proprie “misure di sicurezza”, in modo che il sonno non venga interrotto.
Per esempio, il suono di una sveglia o di un telefono potrebbe essere incorporato all’interno del sogno stesso, ed essere trasformato in qualcos’altro. Un fenomeno del genere è rappresentato anche dal cosiddetto “falso risveglio”, durante il quale il soggetto sogna di essersi svegliato, come una sorta di “sogno dentro un sogno” insomma.
Gli psicologi e i neuroscienziati non hanno ancora compreso del tutto il perché il cervello metta in atto tali meccanismi per preservare il sonno REM. Sigmund Freud sosteneva che i sogni fatti durante la Fase REM ci permettono di risolvere a livello inconscio delle cose e situazioni che sopprimiamo generalmente quando siamo svegli. Una teoria più recente sostiene invece che questi sogni servono a consolidare la nostra memoria.
La sola cosa che sappiamo, è che ancora molte cose devono essere scoperte sull’affascinante mondo dei sogni, e noi non vediamo l’ora di saperne di più!
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.
via | Medicaldaily.com