Cosa sono le malattie reumatiche, i sintomi e le terapie
Molto diverse tra loro, hanno una base comune: l'infiammazione delle articolazioni. Ecco quali sono e come devono essere trattate
Spesso si sente parlare di reumatismi, ma di cosa si tratta esattamente? Le malattie reumatiche sono patologie spesso diverse fra loro, ma che hanno una base comune: un’infiammazione delle articolazioni che porta alla graduale perdita della loro funzionalità. Il problema può coinvolgere i legamenti, i tendini, le ossa e i muscoli e a volte può estendersi anche ad altri organi, ma tutto nasce da uno stress eccessivo delle articolazioni o, in alternativa, da una reazione autoimmune.
La prima grande distinzione fra le malattie reumatiche si basa proprio sulla presenza o meno di una reazione autoimmune, che porta a far ricadere le singole patologie nel grande gruppo delle malattie autoimmuni o in quello delle malattie dei tessuti connettivi. In realtà si tratta di patologie molto eterogenee scatenate da una combinazione di fattori genetici e ambientali, fra cui sono inclusi alcuni virus e gli ormoni femminili.
L’artrosi, ad esempio, può comparire a causa di una naturale debolezza delle cartilagini o da un carico eccessivo delle articolazioni. Nel caso dell’artrite reumatoide, dell’artrite giovanile e del lupus sistemico eritematoso può entrare invece in gioco il gene PTPN22. Il lupus può inoltre essere associato anche al virus di Epstein-Barr.
Fra le malattie reumatiche più note sono incluse l’artrite reumatoide, quella giovanile, quella psoriasica e quella settica, l’artrosi, il lupus sistemico eritematoso, la fibromialgia, la sclerodermia, le spondiloartropatie, la gotta, la polimialgia reumatica, la polimiosite, la borsite e la tendinite. Il loro numero totale supera il centinaio e ad esserne colpite sono più spesso le donne. I sintomi principali sono dolore, gonfiore e rigidità delle articolazioni colpite.
Purtroppo alcune persone sono geneticamente predisposte all’insorgenza di questi disturbi. Uno stile di vita sano può però ridurre il rischio di svilupparle. Anche per questo è importante garantirsi un’alimentazione equilibrata e un’attività fisica regolare.
Alla comparsa dei sintomi le terapie devono invece mirare alla loro riduzione e ad evitare il peggioramento della malattia. Tutto ciò richiede l’assunzione di farmaci, che variano a seconda della patologia e del quadro clinico del paziente. Ma non solo: un’attività fisica regolare, un’alimentazione bilanciata, la riduzione dello stress e un riposo adeguato sono fondamentali per un trattamento di successo.
A volte possono essere utili anche fisioterapia, idroterapia e TENS, impacchi caldi o freddi, integratori alimentari o l’uso di stecche o tutori. In situazioni più critiche in cui l’articolazione è danneggiata può però essere necessario un intervento chirurgico.