Cannabis terapeutica, in Abruzzo la prescriverà il medico di base
Il Governo ha deciso di non impugnare la legge regionale che consente l'uso domiciliare a scopi terapeutici
Gli assistiti del servizio sanitario della Regione Abruzzo potranno avere accesso all’uso della cannabis terapeutica. A stabilirlo è il Consiglio dei Ministri, che durante la riunione di oggi ha deciso di non impugnare la Legge regionale n. 4 del 04/01/2014 dell’Abruzzo riguardante la “modalità di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche”.
La decisione del Governo Renzi fa sì che in Abruzzo i cannabinoidi possano essere prescritti anche dai medici di famiglia, ma sulla base del piano terapeutico stabilito da un medico specialista. Il trattamento sarà a carico del Servizio Sanitario Regionale, potrà essere somministrato in ospedale e il paziente potrà continuarlo a casa dopo la dimissione dalla struttura sanitaria. Il medico di base potrà rinnovare la prescrizione finché ce ne sarà bisogno.
In Italia la prescrizione di diversi derivati della cannabis, tutti dalle riconosciute proprietà terapeutiche, è consentita da un decreto ministeriale del 18 aprile 2007, ma di fatto in mancanza di protocolli attuativi regionali i pazienti non possono accedere alle cure. In Abruzzo il percorso di approvazione è iniziato l’11 settembre 2013 e si è concluso con la promulgazione della legge dello scorso 4 gennaio, che prevede anche che la Giunta regionale possa stabilire convenzioni con centri idonei a produrre e preparare i farmaci.
A presentare la legge è stato il consigliere regionale Maurizio Acerbo (Partito della rifondazione comunista), che ha dichiarato:
Affidare anche ai medici di base la prescrizione dei cannabinoidi per le cure terapeutiche, è una scelta strategica della nostra legge
aggiungendo che la possibilità di trattamento domiciliare è uno dei punti forti della legge.
Questa è una vittoria del buon senso perché già il ministero aveva autorizzato l’uso terapeutico e l’Abruzzo diventa capofila perché lo ha disciplinato
ha detto Acerbo.
Perfino Giovanardi è favorevole all’uso medico dei cannabinoidi, ma queste buone intenzioni fino ad oggi non erano operative.
Le applicazioni dell’uso della cannabis variano dal trattamento del glaucoma a quello di spasticità croniche, passando per il trattamento del dolore associato ai tumori.
Via | Ansa; Governo Italiano; Cannabis terapeutica