Emergenza Covid-19: anche i dentisti si limitano alle urgenze
In queste settimane di emergenza da Covid-19 anche le cure dentali vanno limitate, tranne per casi gravi e discussi con il dentista.
L’epidemia da Covid-19 sta cambiando le nostre vite, il limite che pesa di più è certamente il non poter uscire, ma anche andare da un medico al giorno d’oggi non è così scontato. Se per esempio ci si rompe un dente, avvertiamo un forte dolore o si rompe un pezzo di protesi, non possiamo semplicemente chiamare il nostro dentista e andare in studio, perché le misure di contenimento devono essere applicate anche negli studi medici. Dobbiamo stare tutti molto attenti.
L’ASIO, Associazione Specialisti Italiani in Ortodonzia, spiega che il dentista c’è sempre per i suoi pazienti ma che bisogna prestare la massima attenzione e recarsi in studio solo se è strettamente necessario e non si può aspettare. Il Covid-19 si trasmette tramite le vie respiratorie e quindi le cure dentali espongono a molti rischi, sia il paziente che il medico. Il primo consiglio da seguire scrupolosamente è quello di occuparsi della propria igiene orale, lavare i denti almeno due volte al giorno (ma sarebbe meglio tre) per evitare l’insorgenza o l’aggravamento delle carie. Vanno spostati a data da destinarsi tutti gli interventi e i controlli di routine, ma sicuramente il vostro medico avrà già provveduto a informarvi. In caso contrario dovete disdire voi, senza esitazioni perché per la situazione attuale la prevenzione non è mai troppa e non ha senso esporsi a dei rischi.
Potete chiamare al vostro dentista per qualsiasi problema e nella maggior parte dei casi basterà un consulto telefonico per risolvere, almeno temporaneamente, il problema. Potreste anche fare qualche foto o un video e chiedere un parere. In presenza di dolore, emorragie odontoiatriche, ascessi e flemmoni, traumi e problematiche protesiche tali da determinare deficit funzionale del paziente è possibile anche fissare un appuntamento, le cure verranno effettuate in sicurezza secondo le regole dell’ASIO.
Il Dott. Giorgio Iodice, Presidente ASIO, ha dichiarato: [quote layout=”big” cite=”Giorgio Iodice] “In questo momento così difficile, siamo tutti chiamati ad assumere atteggiamenti responsabili, attuando e rispettando le indicazioni e le linee guida che ci vengono inoltrate dalle Autorità di Governo e dalle Associazioni di categoria. A tal riguardo, garantire la continuità assistenziale ai nostri pazienti è di certo un fondamento della nostra professione, ma non da meno lo sono l’etica e la salvaguardia della salute dei pazienti stessi, dei nostri collaboratori e dell’intera popolazione. È bene ricordare, difatti, che ad oggi limitare al minimo gli spostamenti ed i contatti interpersonali rappresenta, allo stato attuale, l’unica forma di contenimento della pandemia di CoViD-19. Tutti i nostri studi impiegano da sempre, prima e dopo l’emergenza COVID, misure rigorose di sterilizzazione degli strumenti e disinfezione degli ambienti. Tuttavia in questo momento storico è importante sensibilizzare la popolazione ad accedere alle cure dentali ed ortodontiche solo quando non differibili, in base ad una valutazione concordata telefonicamente con l’odontoiatra ed ortodontista di riferimento. Tutti noi saremo comunque e sempre a disposizione dei nostri pazienti, garantendo loro un supporto diretto, in caso di urgenze reali, oppure a distanza, fornendo tutte le indicazioni, i consigli e l’aiuto necessario.”
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1. Sarà effettuato un triage telefonico con il proprio specialista per verificare insieme il problema ortodontico in essere, nonché lo stato di salute del paziente stesso. Sarà richiesto al paziente se:
a) presenta febbre (>37.5°C), raffreddore, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, mal di testa insorti negli ultimi 14 giorni
b) è stato in contatto con persone con questi sintomi negli ultimi 14 giorni
c) è stato in contatto con persone infette negli ultimi 14 giorni
d) proviene da aree a rischio al di fuori dal territorio nazionale
2. In corso di valutazione telefonica, se ritenuto utile, lo specialista potrà richiedere di inviare una fotografia o video del problema riscontrato al proprio apparecchio ortodontico. I sistemi e le applicazioni che utilizziamo quotidianamente (videochiamate, foto e video realizzati direttamente con il cellulare, ecc.) possono difatti essere particolarmente utili per comprendere la problematica a distanza e risolverla nel migliore dei modi
3. Qualora ne ravvisi lo stato di emergenza e la necessità di visitare il paziente, lo specialista programmerà per il paziente un appuntamento tale da evitare la presenza di più pazienti in contemporanea in sala d’attesa, così da rimanere a distanza corretta (almeno un metro) l’uno con l’altro, cercando di evitare accompagnatori non necessari
4. La sala d’attesa e gli ambienti extra clinici saranno predisposti secondo i rigidi protocolli emessi in questi giorni: un periodico e adeguato ricambio di aria, eliminando giornali, riviste, libri dalla sala d’attesa, disinfezione di ogni maniglia e superficie a contatto, fornendo al personale dispositivi di protezione (DPI) adeguati come mascherina, guanti, occhiali e camice monouso, ecc.
5. Mettere a disposizione del paziente, in sala d’attesa, un disinfettante alcolico e mascherine, e detergere, per ogni nuovo paziente, con soluzioni a base di alcool o di cloro tutte le superfici, maniglie o bottoni oggetto di contatto
6. Praticare, come di routine, tutte le norme di sterilizzazione nell’uso degli strumenti, minimizzando in particola modo l’impiego di strumenti rotanti e che prevedono nebulizzazione.
7. Nell’area clinica durante la fase pre-terapia e post terapia, saranno rigorosamente applicati i protocolli stilati ed inoltrati di recente dalle Associazioni e dagli Ordini di categoria
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