Pancia addio con salmone e noci, così si allontanano i disturbi metabolici
I cibi ricchi di grassi saturi fanno accumulare il tessuto adiposo a livello addominale, mentre i grassi polinsaturi aumentano la massa muscolare. A trarne beneficio è la salute
Non volete ingrassare sulla pancia? Abbandonate burro e carne grassa: in tavola è meglio portare salmone e noci. A beneficiarne sarà anche la vostra salute. Infatti il rischio di malattie metaboliche aumenta di più quando i chili di troppo si accumulano proprio a livello addominale. I consigli arrivano dalla Svezia, dove un gruppo di ricercatori dell’Università di Uppsala e del Karolinska Institutet hanno dimostrato che mentre i grassi saturi, tipici del burro e di molti altri alimenti di origine animale, portano ad ingrassare a livello addominale, i grassi polinsaturi, presenti sia nelle noci sia nel pesce grasso, fanno aumentare i muscoli e diminuire il tessuto adiposo.
Il loro studio, pubblicato su Diabetes, ha previsto che 39 uomini e donne normopeso seguissero per 7 settimane una dieta ingrassante. Mentre però metà dei partecipanti hanno seguito un’alimentazione arricchita di grassi saturi, gli altri hanno assunto calorie in più sotto forma di grassi polinsaturi.
Le misurazioni dei tessuti adiposo e muscolare effettuate prima e dopo la dieta hanno svelato che anche se tutti i partecipanti avevano accumulato all’incirca gli stessi chili, chi aveva mangiato grassi saturi aveva accumulato tessuto adiposo sull’addome, attorno agli organi viscerali e nel fegato, i grassi polinsaturi avevano fatto aumentare la massa muscolare.
Analisi genetiche hanno invece svelato che i grassi saturi portano all’attivazione di fattori che oltre a favorire l’accumulo di grasso addominale compromettono il controllo dell’insulina. I grassi polinsaturi, invece, portano all’espressione dei geni del grasso viscerale che ne riducono l’accumulo. Non solo, questi geni migliorano il metabolismo degli zuccheri.
Ulf Risérus, coordinatore dello studio, spiega che
il grasso epatico e quello viscerale sembrano contribuire a una serie di disturbi del metabolismo.
Tutto ciò è molto interessante
prosegue l’esperto
dato che al momento non abbiamo trattamenti preventivi per il fegato grasso e l’accumulo di grasso viscerale.
Una possibile soluzione, almeno parziale, a questa situazione potrebbe essere proprio l’alimentazione. La ricetta? Meno burro e carni grasse, più salmone e noci. La pancia non sarà più un tormento e il rischio di disturbi metabolici sarà ridotto.
Via | Uppsala University