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Creme sbiancanti, maxisequestro ad Ancona

Fabbricate in Cina, sono pericolose per la salute

Creme sbiancanti, maxisequestro ad Ancona

E’ un maxisequestro quello effettuato un mese fa dalla Guardia di Finanza al porto di Ancona: 46.200 confezioni di creme sbiancanti importate illegalmente che oggi si rivelano nocive e mettono l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nelle condizioni di dover lanciare un vero e proprio allarme.

Secondo Domenico Di Giorgio, direttore del reparto Contraffazione dell’Aifa,

che causano danni alla pelle e all’intero organismo

perché sono veri e propri mix di cortisonici e mercurio.

Ad essere particolarmente a rischio sono le giovani donne provenienti dall’Africa subsahariana in cerca di una maggiore accettazione sociale e di qualche possibilità di lavoro in più.

I numeri della diffusione di questi prodotti tra donne immigrate sono impressionanti

spiega Di Giorgio.

Secondo dati di uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, il 40% di quelle sotto i 35 anni e 36% sopra quell’età ne fa uso. E spesso cospargendo tutto il corpo e regolarmente per anni.

Ogni anno in Italia entrano centinaia di migliaia di confezioni di creme per schiarire la pelle fabbricate in Cina e transitate in Africa, dalla quale vengono importate illegalmente. In totale 36 marchi diversi che finiscono nei negozi etnici, dove vengono acquistate da clienti senegalesi, nigeriane e ivoriane ignare della loro pericolosità.

Negli ultimi 12 mesi i controlli alle dogane aeroportuali e navali sono stati intensificati. Contemporaneamente sono cresciuti anche i sequestri.

Se ne registrano almeno tre a settimana solo all’Aeroporto di Fiumicino, uno dei più attivi

racconta Di Giorgio.

In alcuni casi il sequestro non supera le 100 confezioni, ma il sequestro di Ancona dimostra che i numeri possono essere anche estremamente più grandi.

Via | ANSA

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