Olio, la qualità si stabilisce con una risonanza magnetica
Olio spacciato per italiano, ma proveniente da Spagna, Marocco, Tunisia … come fare a capire se il "nostro" olio è davvero made in Italy?
Come fare a stabilire la qualità dell’olio extra vergine d’oliva? Adesso, a venirci incontro ci pensa una risonanza magnetica! A mettere a punto questa nuova tecnica sarebbero stati i membri dell’Università della Calabria Giuseppina De Luca e Loredana Maiuolo, che avrebbero finalmente trovato il modo per stabilire in maniera certa la freschezza dell’olio d’oliva ed accertarne anche il luogo di provenienza. Come? Mediante una tecnica basata sulla metolodogia della risonanza magnetica, una novità straordinaria, che sta peraltro per essere brevettata.
Secondo quanto spiegato attraverso un comunicato, pare infatti che con questa tecnica sia addirittura possibile stabilire identificazione e dosaggio dei microelementi presenti nell’olio extra vergine d’oliva, che lo riconducono alla terra dove è le olive sarebbero state coltivate. “Ciò significa – spiegano gli esperti – che è possibile, adesso, fornire un servizio a quei produttori onesti che, al di là di ogni dubbio, e non facendo riferimento ad aleatorie prove organolettiche, vogliono sia certificata in maniera scientificamente valida l’origine del loro prodotto”.
E grazie a questa tecnica, messa a punto nei laboratori di Chimica dell’Università della Calabria, sarà possibile anche evitare che un caso come quello che ha fatto clamore nelle scorse settimane sulle pagine del New York Times, che ha rivelato come in realtà molti degli “olii” italiani in realtà provengano da ben altri luoghi e subiscano varie adulterazioni, possa ripetersi in futuro.
“Non poteva esserci migliore risposta alle vignette pubblicate il 25 gennaio scorso da Nicholas Blechman sul New York Times, a corredo dell’articolo intitolato Extra Virgin Suicide, cioè l’adulterazione dell’olio extravergine italiano, che hanno fortemente danneggiato l’immagine dell’olio d’oliva italiano a livello mondiale. – fanno infatti sapere i membri dell’università calabrese – Ma un significativo segnale è auspicabile venga dato anche alla realtà italiana, che vede nei supermercati la vendita di oli extravergini, inseriti nelle catene di distribuzione da grandi aziende, a meno di 3 euro al chilo”.
Foto | da Pinterest di Eden Foods
via | Repubblica.it