Sonno, dormire troppo o troppo poco attiva i geni della depressione
Un nuovo studio condotto su coppie di gemelli svela l'influenza del riposo sulle basi genetiche del disturbo. Ecco i rischi corsi da chi dorme troppo o troppo poco
Qual è il legame tra sonno e depressione? Secondo un nuovo studio pubblicato su Sleep da un gruppo di ricercatori guidato da Nathaniel Watson, docente di neurologia e co-direttore dell’University of Washington Medicine Sleep Center di Seattle (Stati Uniti), un riposo non adeguato può attivare i geni associati alla depressione, aumentando così il rischio di avere a che fare con forme patologiche del disturbo.
Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno coinvolto nel loro studio 1.788 gemelli, tutti ormai in età adulta, che hanno fornito informazioni su quanto dormissero abitualmente. Incrociando le informazioni così raccolte sui dati riguardanti l’incidenza dei sintomi della depressione Watson e colleghi hanno scoperto che dormire più o meno di quanto consigliato dagli esperti aumenta il rischio genetico di sviluppare i sintomi della depressione.
In particolare, fra i gemelli con una durata del riposo compresa tra le 7 e le 8,9 ore per notte, l’ereditabilità totale dei sintomi della depressione è risultata pari al 27%. Questo parametro sale però al 53% in chi dorme solo 5 ore per notte e al 49% fra chi dorme invece 10 ore per notte.
Siamo rimasti sorpresi che l’ereditabilità dei sintomi della depressione nei gemelli con un riposo molto breve fosse quasi doppia rispetto all’ereditabilità nei gemelli che dormono per una giusta quantità di tempo
ha commentato Watson.
Sia le dormite corte, sia quelle troppo lunghe sembrano attivare geni associati ai sintomi della depressione.
Secondo l’esperto questi risultati suggeriscono che per massimizzare l’efficacia dei trattamenti contro la depressione, inclusi quelli basati sulla psicoterapia, potrebbe essere utile ottimizzare la durata del sonno.
Via | EurekAlert!