Influenza, in Italia vaccino solo per il 62% degli anziani
Solo il 62% degli anziani in Italia è stato vaccinato contro l’influenza.
Il dato in merito alla percentuale di italiani vaccinati contro l’influenza è stato stilato dalla Commissione Europea, che nei giorni scorsi ha pubblicato i dati inerenti le Nazioni che hanno messo in pratica le raccomandazioni fatte già nel 2009, quando l’Unione Europea aveva fissato l’obiettivo di una copertura del 75% di vaccinazioni della popolazione a rischio, obiettivo che avrebbe dovuto essere raggiunto entro il 2014-2015, e che almeno per il momento, l’Italia non ha ancora raggiunto.
Nelle sua raccomandazioni, l’Europa invitava alla vaccinazione soprattutto le persone anziane, i pazienti con patologie croniche, le donne incinte e i bambini, ed inoltre anche gli operatori sanitari.
A rientrare nei parametri, per il momento, pare sia solamente l’Olanda, mentre la Gran Bretagna è praticamente prossima al traguardo (74%). Per quanto concerne il nostro Paese, gli anziani vaccinati (e nello specifico le persone oltre i 65 anni di età) rappresenterebbero il 60%, per quanto riguarda i bambini tra i 6 e 26 mesi, negli anni fra il 2011 e il 2012 la percentuale sarebbe scesa al 2,2%, e per quelli nella fascia d’età di 2-4 anni sarebbe del 4,2%.
Ma per quale ragione l’Italia fatica tanto a raggiungere gli standard richiesti dall’Europa in tema di vaccinazioni? Secondo gli esperti, le ragioni sarebbero molte, a cominciare da una bassa percezione dei potenziali rischi che si corrono a causa dell’influenza. Fra le ragioni, vi è anche la paura degli effetti collaterali, ed infine, una bassissima fiducia nei confronti dell’effettiva efficacia di tali vaccinazioni.
via | Ansa
Foto | da Pinterest di Kelli Lemke