Influenza aviaria, il virus H5N1 è atterrato in Nord America
La prima vittima del microbo era di ritorno da Pechino
Il virus H5N1 dell’influenza aviaria ha fatto la sua prima vittima in Nord America, più precisamente in Canada. Il decesso è avvenuto lo scorso 3 gennaio, due giorni dopo che la vittima era stata ricoverata i seguito a quattro giorni di febbre e mal di testa. La causa della morte è stata confermata da analisi di laboratorio che hanno permesso di identificare il virus.
La vittima era stata di recente a Pechino. Il virus in questione non è però lo stesso di cui si è parlato negli ultimi mesi, che è il ceppo H7N9. Ecco con cosa abbiamo a che fare in questo caso.
Seicento casi dal 2003 e vaccini già approvati
Il virus H5N1 è un microbo altamente patogeno che dal 2003 ad oggi ha infettato circa 600 persone in 15 diversi paesi distribuiti fra Asia, Africa, Europa e Medio Oriente. Nel 60% circa dei casi l’infezione ha causato un decesso. Nel 2011, ad esempio, in 5 nazioni – Bangladesh, Cambogia, Cina, Egitto e Indonesia – sono stati registrati 62 casi, fra cui 34 letali.
In 6 paesi – Bangladesh, Cina, Egitto, India, Indonesia e Vietnam – l’infezione è ancora altamente diffusa fra i polli, che sono considerati la fonte del contagio nella maggior parte dei casi umani. Ad oggi, infatti, si può ancora ritenere che questo virus non sia in grado di trasmettersi efficientemente da uomo a uomo.
Attualmente sono già disponibili dei vaccini contro questo virus. In Thailandia ne è stato sperimentata una versione da somministrare sotto forma di spray nasale.
I sintomi dell’infezione e le regole della prevenzione
I principali sintomi scatenati dal virus H5N1 nell’uomo sono febbre e tosse, disturbi respiratori acuti, difficoltà a respirare e fiato corto, dolori addominali e diarrea. Le possibili complicazioni includono invece la polmonite, lo scompenso respiratorio, crisi epilettiche, alterazioni della lucidità mentale, scompenso a livello di diversi organi (ad esempio i reni), shock e, nei casi peggiori, morte.
Per evitare il contagio è bene evitare qualsiasi tipo di contatto con pollame infetto o morto. Quando si viaggia nei paesi in cui l’infezione è attiva è quindi necessario evitare i mercati in cui sono presenti polli vivi. Meglio, poi, non entrare in contatto con persone che potrebbero essere state contagiate dal virus. In caso di sospetti dopo aver maneggiato pollame o uova bisogna lavarsi accuratamente le mani con sapone e acqua calda per almeno 20 secondi, pulire accuratamente eventuali utensili utilizzati per maneggiare la carne. E’ infine bene cucinare quest’ultima e le uova assicurandosi di raggiungere almeno i 73 °C o finché tutolo e albume non saranno completamente sodi.
Il pericolo attuale
Il Ministro della Salute canadese, Rona Ambrose, ha assicurato che di tratta di un caso isolato e che
il pericolo di influenza H5N1 è molto basso.
Le autorità stanno però cercando di mettersi in contatto con altre persone che hanno viaggiato sullo stesso volo che ha riportato la vittima in Canada da Pechino. Due di loro sono già rimaste in osservazione per 10 giorni.
Via | Adnkronos