Proteggere la pelle sulle piste da sci: i consigli dell’esperta
Regola fondamentale: idratare. Ecco come si evitano i problemi alla pelle scatenati dal freddo e da altri fattori climatici
Al termine delle abbuffate natalizie la prima preoccupazione è in genere quella di perdere i chili accumulati tra un banchetto e l’altro. La linea non deve però essere l’unico aspetto su cui concentrare l’attenzione in questo periodo: anche la pelle può risultare stressata dalle vacanze, soprattutto se si è trascorso molto tempo al freddo. Lo stress potrebbe continuare per chi trascorrerà dei week end invernali sulle piste da sci. Come comportarsi per limitare i danni?
Chi decide di concedersi dei giorni di riposo in montagna, sulle piste da sci si espone a un clima molto freddo e secco che provoca disidratazione cutanea, dovuta a un’autoregolamentazione dell’organismo che, per difendersi, modifica il grado di umidità dello strato corneo in rapporto a quello dell’umidità ambientale
spiega Gabriella Fabborcini, dermatologa dell’Università di Napoli “Federico II”, che consiglia:
per prevenire e arginare il problema è sufficiente una corretta idratazione cutanea, con creme idratanti ed emollienti.
Ma quando si tratta di pelle un’altra fonte di preoccupazione possono essere le escursioni termiche.
È opportuno fare attenzione al frequente passaggio da ambienti particolarmente freddi ad altri particolarmente caldi
sottolinea l’esperta.
I nostri meccanismi di termoregolazione determinano, infatti, una brusca vasodilatazione dei capillari del viso, che si manifesta con il tipico arrossamento della zona zigomatica.
In questo caso la soluzione è nascosta nelle creme in grado di proteggere i capillari, particolarmente consigliate a chi soffre di couperose. Per evitare invece che il vento e il freddo rovinino i capelli è possibile fare affidamento sulle maschere riparatrici e sugli integratori che fortificano il capello.
Da ricordare, infine, il ruolo svolto dall’alimentazione. A prestare particolare attenzione deve essere chi soffre di acne, che dovrebbe cercare di resistere alla tentazione di cedere a cibi grassi o ad alto contenuto glicemico che, spiega Fabbrocini,
possono indurre un aumento dell’insulino-resistenza, agendo da stimoli infiammatori sul complesso pilo-sebaceo.
Via | Comunicato stampa
Foto | da Flickr di jonwick04