Influenza: a letto già 100 mila bambini, il picco dopo l’Epifania
Quasi mezzo milione di italiani ha avuto a che fare con il virus tra Natale e Capodanno, ma si è ancora in tempo per vaccinarsi
Più di un italiano su mille ha chiuso il 2013 convivendo con l’influenza, ma i più colpiti dal virus sono stati i bambini. Secondo i dati diffusi dall’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma dei circa 450 mila casi di influenza registrato fra Natale e Capodanno ben il 20% riguarda i più piccoli, con un picco di incidenza pari a 4 casi ogni mille individui tra i bambini fra gli 0 e i 5 anni. La malattia continuerà però a colpire anche dopo l’Epifania, quando è atteso un picco dell’infezione.
Chi non si fosse ancora vaccinato è ancora in tempo per farlo, tenendo però bene presente che sono necessari dai 10 ai 14 giorni per ottenere la protezione ottimale. Un buona notizia arriva dalla scoperta che il virus più comune al momento in circolazione, isolato all’inizio di dicembre, è il ceppo di influenza A H3N2, incluso nel vaccino antinfluenzale distribuito quest’anno.
Per gli adulti è sufficiente una sola dose, raccomandata ad alcune categorie particolarmente a rischio, tra cui sono inclusi, come ricordano gli esperti del Bambin Gesù, i bambini che soffrono di alcune patologie.
Tutti coloro che hanno un figlio con una malattia come le cardiopatie, le pneumopatie, il diabete, la fibrosi cistica vaccinino il proprio figlio per evitare la possibilità che contragga l’influenza
precisa Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’ospedale capitolino, ricordando che
si tratta di categorie a rischio per le quali una semplice influenza può diventare una malattia di particolare rilevanza.
In tutti gli altri casi, spiega l’esperto,
è sufficiente fronteggiare i sintomi avvalendosi del consiglio del proprio pediatra, somministrare farmaci per la febbre e tenere le vie respiratorie il più libere possibile. Insomma i tipici comportamenti che i genitori di bambini ormai non più piccoli conoscono molto bene.
Tuttavia, resta importante rivolgersi al medico se i sintomi sono particolarmente gravi o se durano più di 5 giorni.
Villani ricorda anche che le 24-48 ore di riposo post-influenza dovrebbero essere sfruttate per dormire un po’ di più al mattino e curare la propria alimentazione, dedicando un tempo opportuno ai pasti e aumentando il consumo di frutta e verdura fresche.
Se il clima lo consente si può approfittare di queste giornate per fare delle brevi passeggiate.
Dopo 4-5 giorni si potranno riprendere le normali attività, comprese quelle sportive nel caso di bambini più grandi
rassicura l’esperto.
Potrà inoltre essere utile somministrare un multivitaminico per qualche giorno o anche la sola vitamina C.