Cervello, la salute del corpo non si misura con l’età anagrafica
Valutare la salute del nostro corpo e del nostro cervello in base all'effettiva età anagrafica riportata nella nostra carta di identità è un grosso errore: ecco i risultati di questa interessantissima ricerca scientifica.
Come valutare l’effettiva età del nostro corpo e, di conseguenza, il suo reale stato di salute? Dimenticate l’età anagrafica riportata sulla carta di identità, perché non sempre dice il vero in merito alle nostre condizioni di salute. Ci sono quarant’enni il cui corpo dimostra 20 anni e, al contrario, 20enni che, per scelte e stili di vita sbagliati, hanno un corpo più vecchio della reale età anagrafica.
Una recente ricerca scientifica pubblicata dalla Population and Development Review, infatti, ha voluto mettere in relazione l’età anagrafica con altri fattori che determinano il reale stato di salute di ogni persona. La rivista scientifica americana ha così confermato i dati pubblicati poco tempo fa da un’altra ricerca pubblicata sul British Medical Journal, legata questa volta a coppie di gemelli nelle quali viveva più a lungo quello che si sentiva e appariva più giovane.
L’età anagrafica, dunque, è solo illusoria, perché ci sono tantissimi altri fattori in gioco in grado di determinare la reale ed effettiva età del nostro corpo. L’età che noi percepiamo e che gli altri percepiscono e che può essere influenzata dal proprio stile di vita, dalle proprie abitudini alimentari, da vizi che ci concediamo o non ci concediamo in vista di un quadro di salute generico più attento.
Insomma, l’età anagrafica conta fino ad un certo punto: ma questo non aveva bisogno di una ricerca scientifica per essere confermato, no?
Via | Corriere