L’acetone nei bambini: cos’è e come si cura
L'acetone nei bambini è un disturbo piuttosto diffuso, che si manifesta con determinati sintomi che è bene riconoscere subito per mettere in atto le cure migliori per fare in modo che i piccoli stiano un po' meglio.
L’acetone nei bambini è un disturbo molto frequente, che si manifesta quando l’organismo dei piccoli è costretto a produrre energia ricorrendo a grassi e determinando l’aumento nel sangue dei corpi chetonici, fino ad arrivare a livelli tossici. Per ridurre la concentrazione il corpo elimina con le urine gli acidi acetoacetico e il 3-idrossi-butirrico e, attraverso i polmoni, l’acetone. Da qui il classico odore di frutta matura di cui sa il fiato dei nostri piccoli.
L’acetone si manifesta in caso di digiuni prolungati, durante gli stress infettivi febbrili, nelle diete ricche di grassi, in caso di carenza di insulina, dopo sforzi intensi e prolungati nel tempo. Il primo sintomo che possiamo notare dell’acetone nei bambini è sicuramente l’alito che sa di frutta matura, ma i piccoli potrebbero lamentare malessere generale, vomito, mal di pancia, mal di testa, occhi cerchiati, volto affilato, lingua asciutta e patinosa, mucose disidratate, respiro profondo.
Come si cura l’acetone nei bambini? Se non c’è vomito potete somministrare delle bevande zuccherate e senza grassi, come tè, camomilla, bibite senza gas, mentre in caso di vomito meglio ricorrere a piccole dosi ripetute nel tempo. In caso di vomito sarebbe bene dare dei farmaci antiemetici ai piccoli. Se si osserva un peggioramento e non un miglioramento nelle 24-48 ore allora è bene chiedere un parere al proprio medico pediatra ed eventualmente contattare l’ospedale per scongiurare la presenza di patologie più serie.
Via | Ospedale Pediatrico Bambin Gesù
Foto | da Flickr di jliba