Allergie alimentari, 6 persone su 10 scelgono la cura sbagliata affidandosi all’autodiagnosi
Quanto ne sappiamo delle allergie alimentari? Visti gli ultimi dati che ci arrivano dal Congresso Nazionale AAITO, Associazione Allergologi ed Immunologi Territoriali ed Ospedalieri, ne sappiamo di cose, peccato che nella maggior parte dei casi siano errate.
Lo sapevate che 6 persone su 10 sbagliano la propria cura per le allergie alimentari, perché provano a curarsi da sole e a diagnosticarsi le eventuali intolleranze cercando informazioni sul web? E’ quello che emerge dal Congresso Nazionale AAITO, Associazione Allergologi ed Immunologi Territoriali ed Ospedalieri, in corso di svolgimento ad Ancona.
Il Congresso svela i risultati di una ricerca sulle allergie alimentari, condotte in 17 centri di 10 regioni italiane, con un coinvolgimento di 25mila pazienti adulti: i dati ci dicono che con il 72% frutta e verdura rappresentano l’allergia più diffusa, seguite dai crostacei 13%), dal pesce (4%), dal latte (3%), dalle uova (3%), dai cereali (2%).
Il professor Floriano Bonifazi sottolinea come i cibi più preoccupanti per un regime alimentare tipico della dieta mediterranea sono il pesce non cotto e altre verdure e vegetali che contengono la proteina LTP, un allergene che può provocare shock anafilattico. Ma a preoccupare è ancora di più la disinformazione che circola, come sottolineato dal presidente di AAITO, la dottoressa Beatrice Bilò:
Almeno il 60% dei pazienti hanno praticato cure errate e hanno riscontrato diagnosi diverse da quelle che, da soli, avevano scoperto. Troppe le persone che credono di essere allergiche o intolleranti ad un alimento, e si curano senza aver contattato degli esperti, con una dieta “fatta in casa” che potrebbe provocare disturbi reali, soprattutto nei bambini ed anziani. La presenza del web e dei siti di “counseling on line”, infatti, facilita l’autodiagnosi, ma spesso questa è sbagliata. Il ruolo degli specialisti è essenziale: se si vuole fare economia, è necessario affidarsi a test diagnostici scientificamente validati ed eseguiti da esperti del settore.
Informarsi da soli va bene, ma per capire qual è effettivamente il problema e attuare la cura per l’allergia alimentare che ci ha realmente colpito bisogna sempre affidarsi a medici professionisti.
Foto | da Flickr di miheco