Benessereblog Salute Metodo Stamina, Vannoni presenta i risultati dei trattamenti di Brescia

Metodo Stamina, Vannoni presenta i risultati dei trattamenti di Brescia

Il metodo Stamina e Davide Vannoni continuano a far discutere, ma proprio in queste ore si sta tenendo una conferenza in merito ai risultati mostrati dai pazienti trattati agli Spedali civili di Brescia. Ecco i primi dettagli.

Metodo Stamina, Vannoni presenta i risultati dei trattamenti di Brescia


Si sta svolgendo proprio in queste ore la tanto attesa conferenza organizzata da Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation, e dal suo vice Marino Andolina, presso l’Hotel Nazionale (Piazza Montecitorio, 131), dove i membri della Stamina Foundation Onlus stanno descrivendo i primi risultati del tanto discusso trattamento.

Secondo le primissime informazioni emerse dalla conferenza, ad essere stati sottoposti al trattamento sarebbero 34 pazienti, alcuni dei quali sono ancora all’inizio delle terapie mentre altri hanno già completato il ciclo previsto. Di due pazienti non sono disponibili i dati.

Dal canto suo, Vannoni sottolinea in primo luogo che il loro intento non è quello di sostituirsi a una normale sperimentazione, ma quello di rispondere a coloro che dicono che non sono veri i risultati scaturiti dal trattamento.

E stando a quanto sta emergendo nel corso della conferenza, i risultati sarebbero effettivamente evidenti e tangibili. Pazienti affetti da Sla che, dopo alcune infusioni, avrebbero – a detta dei medici – mostrato netti miglioramenti, riuscirebbero a sollevare le gambe ed a tener su la testa, recupererebbero i movimenti delle mani e degli arti.

“La Sla – dichiara lo stesso medico – è una malattia devastante e oggi presentiamo risultati su pazienti in cui si evidenzia che la malattia si è fermata e si sta intraprendendo una strada di recupero”.

Ad essere stati sottoposti al trattamento sarebbero anche i pazienti affetti dalla malattia di Krabbe, dalla paralisi cerebrale infantile, da Parkinson, sclerosi multipla, dalla malattia di Niemann-Pick, dalla malattia di Sandhoff e dalla Sma 1 e 3.

In questo incontro i medici stanno dunque esponendo i presunti risultati emersi da questo trattamento, sottolineando che sono davvero moltissimi i colleghi che confermerebbero senza alcun dubbio i miglioramenti riscontrati nei pazienti, medici dei quali vengono peraltro pronunciati nomi e cognomi, a prova della veridicità dei fatti riportati.

Metodo stamina, effetti collaterali

Un altro argomento finito sotto i riflettori è come ben saprete quello che riguarda gli effetti collaterali del metodo Stamina. Secondo quanto dichiarato, sembra che tali effetti non siano stati riscontrati sui pazienti sottoposti al trattamento, ma semmai sui donatori, nei quali sarebbero state riscontrate delle cicatrici di 4 o 5 centimetri.

“Non si è osservato nei pazienti trattati alcun effetto collaterale – avrebbe fatto sapere Vannoni –  e ci sono miglioramenti che sono certificati non da Stamina, bensì da altri centri e da esami strumentali e di vario tipo. Non si tratta dunque di un effetto placebo”.

Detto questo, il team della Stamina Foundation risponde quindi alle domande dei presenti, prime fra tutte quelle che riguardano naturalmente la mancata presentazione del vero e proprio protocollo relativo al metodo impiegato nel trattamento. Immediata la risposta da parte di Vannoni, che ha sottolineato la scarsa cooperazione da parte del ministero della salute e di una buona fetta del mondo scientifico, che si è dimostrato ostruzionista nei confronti del trattamento, senza alcuna motivazione fondata ed accettabile.

Insomma, chi sperava di poter scoprire, grazie a questo incontro, quali fossero le basi ed i protocolli del trattamento Stamina, non è stato accontentato. La discussione però, ne siamo certi, continuerà ad infiammare l’opinione pubblica ancora per molto tempo.

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