Nella Giornata mondiale dell’osteoporosi più spazio alla prevenzione e alla diagnosi precoce
Il 20 ottobre è l'occasione per ricordare l'importanza dello stile di vita e degli screening per prendersi cura delle proprie ossa. A Roma saranno disponibili test gratuiti
“Lunga vita alle donne con ossa sane e forti”. E’ questo lo slogan della Giornata mondiale dell’osteoporosi, le cui celebrazioni sono fissate per domenica 20 ottobre. Un evento che non interessa solo i 4,5 milioni di italiani – per la stragrande maggioranza (3,5 milioni) donne – che già ne soffrono, ma anche alla prevenzione e alla diagnosi precoce, due campi in cui è fondamentale agire per contrastare l’attuale aumento dell’incidenza della patologia.
A contribuire a questo aumento ci sono sia l’età media della popolazione, sia i cambiamenti dell’alimentazione che hanno generato significativi squilibri nutrizionali. In particolare, la diminuzione del consumo di latte e derivati riduce l’assunzione giornaliera di calcio, il minerale che garantisce la salute delle ossa.
Altro fattore di rischio importante è la menopausa. Il risultato è che oggi 1 donna su 3 soffre di osteoporosi già prima dei 60 anni ed è esposta ad un rischio elevato di fratture al polso, al piede, alle costole, alle vertebre e al femore.
In mancanza di adeguate politiche di prevenzione e di diagnosi precoce questa situazione non mette a rischio solo la salute dei cittadini, ma anche i bilanci della sanità. Secondo una recente indagine dell’Unione Europea l’osteoporosi costa alla Comunità addirittura più di 57 miliardi di euro e nel 2025 farà arrivare a 4,5 milioni le fratture associate alla fragilità delle ossa.
Le strade della prevenzione
Le strategie migliori per non incappare in problemi di questo tipo passano per un corretto stile di vita e controlli regolari della salute delle ossa.
Largo, quindi, all’attività fisica, sin dalla giovane età. Gli sport ideali sono il nuoto, la danza, l’atletica e la pallavolo. Quando, poi, ci si siede a tavola non bisogna dimenticare il latte, lo yogurt e i formaggi, anche in questi casi da mangiare sin da piccoli. Il picco di densità ossea viene infatti raggiunto intorno ai 20-25 anni; per questo assumere calcio attraverso l’alimentazione aiuta a prevenire l’osteoporosi soprattutto da giovani.
Per quanto riguarda la diagnosi precoce, fondamentali sono gli screening, che oggi non corrispondono più solo alla classica mineralometria ossea computerizzata, meglio conosciuta con l’acronimo MOC, ma anche a esami ultrasonografici di ultima generazione che non prevedono l’uso di radiazioni ionizzanti.
Proprio nell’ambito della Giornata mondiale dell’osteoporosi il Campus Biomedico di Roma offre la possibilità di sottoporsi gratuitamente a questi test. L’appuntamento è dalle 9 alle 13 di domenica 20 ottobre presso il Centro per la Salute dell’Anziano (CESA) di Trigoria.
Via | Agi; Ansa
Foto | da Flickr di Gobierno Municipal de Piñas