Mastoplastica additiva a 99 euro: Groupalia si difende dalle accuse del Codacons
La polemica sulla mastoplastica additiva a 99 euro in vendita su Groupalia continua a tenere banco. Stavolta, è proprio il famoso sito internet di buoni sconto che ha deciso di alzare la voce, per difendersi da quelle che sono state definite delle informazioni riportate incomplete e prive di fondamento.
Groupalia denunciata dal Codacons all’Antitrust per la vendita di un buono sconto da 99 euro per effettuare una mastoplastica additiva, ovvero un intervento di chirurgia estetica per rifarsi il seno. È una di quelle notizie che ha tutte le carte in regola per far discutere per mesi, prima di tutto perché l’idea che esistano dei buoni sconti per operazioni fa restare basiti e poi per il prezzo.
Dopo le accuse e i titoloni sui giornali, Groupalia ha deciso di farsi sentire con un comunicato stampa che non solo rimanda le accuse al mittente ma minaccia azioni legali. Ecco cosa si legge:
L’azienda sta valutando la possibilità di intraprendere un’azione legale contro il Codacons per il risarcimento del danno all’immagine. La proposta non riguardava il costo di un intervento di mastoplastica, bensì la possibilità per il cliente di acquistare un buono sconto del valore di 2.000 euro per un intervento di mastoplastica additiva del valore di 6.000 euro dal Dott. R.R. e acquistabile nel periodo 4-7 Giugno 2013. Scorrendo le condizioni della campagna l’utente poteva avere di dettaglio rispetto a quest’ offerta.
Insomma, la mastoplastica non costerebbe 99 euro grazie al buono ma 4000 più il buono da 99, invece di 6000 euro (abbiamo illustrato i dettagli della spesa nel nostro post precedente). A questa cifra bisogna aggiungere, inoltre, gli esami pre-operatori, prescritti dal chirurgo dopo la visita, che ovviamente sono a carico del paziente. Nella campagna promozionale, sono stati citati il nome del dottore, l’indirizzo della pagina web e le credenziali, oltre ai contatti diretti con il professionista.
Via | Italiaglobale; Farmacia