Celiachia, niente più biopsie inutili grazie a un nuovo metodo diagnostico
Per poter scoprire se si soffre di allergia al glutine o meno, non solo la biopsia può aiutare come metodo diagnostico, perché è in arrivo una nuova procedura che permette di scoprire se il paziente ha la celiachia oppure no.
Dall’Australia arriva un nuovo metodo diagnostico per la celiachia: se finora era solo la biopsia ad individuare la presenza dell’allergia al glutine, oggi ci arriva la notizia di un nuovo metodo diagnostico sviluppato da alcuni ricercatori della divisione di Immunologia del Walter and Eliza Hall Institute e dell’US biotechnology company ImmusanT. In collaborazione con altri enti, ecco cosa hanno scoperto i ricercatori nello studio pubblicato online sulla rivista BMC Medicine.
Gli studiosi hanno condotto una ricerca su 2500 persone, combinando il test degli anticorpi tradizionale, che misura la risposta immunitaria al glutine, con una valutazione che utilizza alcuni marcatori genetici a rischio. Così è stato possibile ideare un nuovo approccio diagnostico che, al contrario della biopsia, è meno invadente ed ha costi decisamente inferiori.
Il dottor Tye-Din, uno degli studiosi impegnati nello studio, commenta così la scoperta:
Attualmente le biopsie intestinali sono raccomandate per tutti coloro che hanno un test degli anticorpi positivo. In questo studio l’inserimento di un semplice test genetico ha contribuito a identificare un numero considerevole di persone i cui test anticorpali erano falsamente positivi e che non hanno in realtà necessità di richiedere una biopsia intestinale per verificare la possibilità di avere la celiachia.
Lo studioso sottolinea come una diagnosi accurata e tempestiva è importante per chi soffre di celiachia. Introdurre un test non invasivo e meno costoso, che permette di evitare inutili biopsie o che ci consente di capire che è meglio continuare ad indagare, è davvero molto importante.
Foto | da Flickr di euthman
Via | Sciencealert