Curare la stitichezza con i rimedi naturali: la frangola
La frangola è una pianta molto comune che sorge in moltissime zone boschive del nostro bel paese: è facilmente riconoscibile dalle sue foglie e dalle sue bacche, mentre fusto e rami sono molto utili in erboristeria, in particolare nel trattamento naturale di pazienti che soffrono di stitichezza.
La frangola è una pianta che fa parte della famiglia della Rhamnaceae, molto comune nei boschi italiani. E’ formata da bacche rosse e nere e foglie verdi intenso. Molto utile il suo fusto e i suoi rami per tantissimi rimedi naturali: se state cercando una cura alla stitichezza, avete mai provato ad usare la frangola?
Questa pianta contiene al suo interno importanti principi attivi utili per la salute del nostro corpo: abbiamo glucosidi antrachinonici (in particolare franguline e glucofranguline A e B), saponine, tannini e triterpini.
Grazie a questa composizione, la frangola possiente proprietà lassative molto note, ideali per poter trattare episodi acuti di stitichezza o per preparare il paziente in caso di colonscopia o interventi chirurgici. Meglio evitare di abbondare con il suo utilizzo, utilizzando la frangola solamente in maniera saltuaria.
La frangola si usa sotto forma di tisana lassativa, ma anche in estratti purificati volti a curare in modo naturale la stitichezza acuta. La dose massima è di 30 milligrammi al giorno: ricordiamo che non deve essere usata in caso di pazienti che soffrono di gastrite, colite, diverticolite, appendicite, dolori addominali, glomerulonefriti, occlusione intestinale, mentre tra gli effetti indesiderati ricordiamo dolore all’addome e diarrea, mentre il consumo fresco della pianta può provocare vomito.
Via | Mypersonaltrainer
Foto | da Flickr di scott loarie