Bambini, secondo l’Oms il latte di proseguimento e di crescita è inutile
Il latte di proseguimento e di crescita per i bambini è utile o no? L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso il suo parere in merito alla questione.
Il latte di proseguimento per i bambini è un alimento utile, o si tratta di alimenti fin troppo idealizzati e – in fin dei conti – non essenziali per il benessere del bebè? A esprimere il proprio parere in merito alla questione è stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che in un documento del 17 luglio 2013 dal titolo “Information concerning the use and marketing of follow-up formula” (Informazioni sull’uso e il marketing dei latti di proseguimento e di crescita), avrebbe fatto sapere “le formule di proseguimento e di crescita non sono necessarie” e soprattutto non sono adatte a sostituire il latte materno dopo i 6 mesi.
Inoltre, l’OMS avrebbe anche sottolineato che tali formule dovranno adeguarsi alle norme stabilite dall’Assemblea Mondiale della Sanità, fornendo quindi ai genitori delle informazioni attendibili ed esatte in merito al prodotto ed alla sua effettiva utilità. A finire al centro dell’attenzione sarebbero state anche le etichette dei prodotti (prodotti peraltro piuttosto costosi ed a quanto sembra non essenziali), che tenderebbero in effetti ad idealizzarli eccessivamente, facendo credere che questi siano assolutamente necessari per la crescita del bambino.
Nonostante molte aziende produttrici ritengano di non dover essere coperte dal “Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno”, in realtà la questione appare ben diversa, dal momento che il modo in cui questi vengono commercializzati genererebbe confusione nei genitori, che li percepirebbero come dei prodotti necessari o addirittura ideali sostituti del latte materno.
“Se i latti di proseguimento e di crescita sono commercializzati o comunque rappresentati come adatti, con o senza modifiche, per sostituire parzialmente o completamente il latte materno, sono coperti dal Codice. Inoltre, quando i latti di proseguimento e di crescita sono altrimenti rappresentati in modo da essere percepiti o usati in sostituzione del latte materno, parzialmente o completamente, detti prodotti – fa sapere l’Oms – ricadono nell’ambito di applicazione del Codice”.
via | IbfanItalia
Foto | da Pinterest di J Stahl