La nuova Sars potrebbe provenire dai cammelli
Torna la paura della Sars. Sembra però esserci un’interessante svolta nello studio della diffusione del nuovo virus: secondo gli ultimi dati raccolti e pubblicati su Lancet, potrebbero essere i cammelli il principale vettore di trasmissione.
La nuova Sars sta mietendo vittime. Sono state infettate 96 persone nel mondo e 46 sono morte, secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La novità riguarda la provenienza del coronavirus Mers-CoV, che potrebbe essere trasmesso all’uomo dai cammelli.
Le ultime analisi, condotte su alcuni esemplari provenienti da Medioriente e Canarie, hanno dimostrato che questi animali sono positivi ai test degli anticorpi per la Mers. Ciò indica, di conseguenza, che i cammelli sono stati infettati (o lo sono ancora) dalla Sars.
Come abbiamo detto anche in passato, è davvero rara la trasmissione da uomo a uomo, mentre è molto più probabile quella da animale a uomo. Per questo motivo, un team di ricercatori ha analizzato il sangue di 349 animali, tra cui mucche, capre, pecore, cammelli, lama, alpaca ecc. provenienti da tutto il mondo.
Il Mers-CoV, microbo legato alla Sars del 2003, causa sintomi simili a quelli dell’influenzali che nei soggetti più deboli ed esposti possono trasformarsi in polmonite acuta o in insufficienza renale. Per quanto la trasmissione da animale a uomo continui a risultare complicata, la spiegazione – almeno per quanto riguarda il Mediorente – sta nel commercio di carne: i cammelli qui sono allevati e sfruttati per il latte e per la carne. Vincent Munster, del National Institute of Allergy and Infectious Diseases degli Stati Uniti, ha commentato:
In assenza di una profilassi e trattamenti contro il Mers-CoV, bloccare il contagio tra animali ed esseri umani, o uomo-uomo, potrebbe essere il metodo più promettente per prevenire altri decessi.
Via | Science News; Corriere