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Estate, come proteggere la salute dai rischi della stagione

Meduse, insetti, piante urticanti: sono tante le insidie delle vacanze. Basta sapere come affrontati per non rovinarsi il soggiorno

Estate, come proteggere la salute dai rischi della stagione

Il sole non è l’unico fattore di rischio che può minacciare la salute durante l’estate. La pelle resta, comunque, l’organo più esposto ai pericoli nascosti delle vacanze. Ecco una piccola guida per far fronte ai piccoli problemi con cui ci si potrebbe trovare ad avere a che fare durante i mesi estivi.

  • Meduse. I tentacoli di questi affascinanti abitanti dei mari contengono un veleno che può causare reazioni dolorose. In genere i “morsi” delle meduse sono del tutto casuali: non è l’animale ad aggredire l’uomo, ma il contatto accidentale con i suoi tentacoli fa scattare un meccanismo di difesa della medusa, che inietta il veleno nella pelle del malcapitato. In casi più complicati il dolore può essere associato a vomito, spasmi muscolari e difficoltà respiratorie, ma in genere è sufficiente intervenire applicando sulla parte colpita un po’ di aceto. Se i sintomi dovessero essere più gravi è bene chiedere l’aiuto di un medico.
  • Pastinaca. Nei mari dai fondali sabbiosi si può incontrare una razza, la pastinaca, fornita di spine contenenti veleno. Anche in questo caso non è l’animale a ferire l’uomo, ma è possibile ferirsi calpestando accidentalmente i suoi aculei. In questo caso è necessario contattare immediatamente un medico. Nell’attesa la ferita, che oltre a far male può anche sanguinare, deve essere immersa in acqua calda, l’aculeo deve essere rimosso e la ferita deve essere lavata accuratamente con sapone e acqua fredda. Per fermare il sanguinamento basta esercitare una pressione sulla ferita stessa.
  • Zanzare. Probabilmente si tratta dell’insetto più odiato dell’estate. In genere in Italia non si viene punti da specie che possono causare gravi malattie, ma le punture possono infettarsi. Chi trascorre le vacanze all’estero potrebbe invece incontrare specie portatrici di disturbi più gravi, come la malaria. Per questo prima di partire è importante informarsi su questa possibilità e, se necessario, sottoporsi alle profilassi richieste. In tutti i casi per proteggersi dall’attacco della zanzara basta utilizzare opportuni repellenti e applicare zanzariere a porte e finestre. Per evitare la proliferazione incontrollata degli insetti bisogna invece fare attenzione a non lasciare che l’acqua ristagni in sottovasi e angoli o avvallamenti di balconi, terrazzi e giardini: è proprio lì che le femmine depositano le loro uova.
  • Zecche. Nascoste fra la vegetazione, possono attaccarsi saldamente alla pelle e devono essere rimosse avendo cura di asportare anche la testa. Meglio, però, evitare di averci a che fare e indossare pantaloni lunghi e magliette a maniche lunghe quando si frequentano luoghi che potrebbero essere contaminati.

  • Api. Chi non è allergico non deve preoccuparsi eccessivamente per la puntura di un’ape: basta rimuovere il pungiglione, disinfettare l’area punta e applicare del ghiaccio. In caso di prurito si può assumere un antistaminico. Se, invece, la puntura scatena una reazione anafilattica è necessaria un’iniezione di epinefrina: meglio contattare immediatamente un medico.
  • Acari. Possono nascondersi nell’erba e attaccarsi alla pelle senza provocare nessun dolore e staccandosi da soli dopo pochi giorni. Lasciano, però, la pelle arrossata e pruriginosa. In genere è sufficiente utilizzare prodotti acquistabili senza ricetta in farmacia per contrastare il prurito. Solo se l’area colpita dà segni di infezione è il caso di contattare un medico.
  • Piante urticanti. Il contatto con alcune piante, come le ortiche, può provocare fastidiose reazioni cutanee che possono durare anche 2 o 3 settimane. Le situazioni meno gravi possono essere trattate con prodotti acquistabili in farmacia senza ricetta, ma in casi più severi può essere necessario assumere cortisone per via orale. Se, poi, si dovesse sviluppare un’infezione potrebbe essere necessario assumere un antibiotico.
  • Serpenti. Non tutti sono velenosi, ma se dopo il morso si avvertissero un bruciore intenso, debolezza, affanno respiratorio e anomalie del battito cardiaco o se il gonfiore si estende oltre il punto in cui si è stati morsi è necessario contattare immediatamente un medico.
  • Ragni. Anche in questo caso, non tutti i ragni sono pericolosi. Nel dubbio, però, è sempre meglio contattare un medico.
  • Dermatite da sudore. Quando le ghiandole sudoripare si intasano è possibile avere a che fare con una forma di dermatite caratterizzata da piccoli brufoletti rossicci. Il problema tende a risolversi da sé, ma per alleviare i fastidi si possono fare impacchi o bagni freddi ed è bene asciugarsi all’aria e non utilizzare creme.
  • Via | WebMD

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