Sigarette elettroniche, niente tassa per salvare gli agenti penitenziari
Il Senato ha bocciato la proposta di far convergere i proventi della tassazione nel decreto svuota-carceri. Intanto i sostenitori delle e-cig continuano la loro battaglia
Niente più tassa sulle sigarette elettroniche? Stando alle notizie provenienti dal Senato, che ieri ha discusso il cosiddetto decreto svuota-carceri nel quale erano stati fatti convergere anche i 35 milioni derivanti dalla prevista tassazione del 58,5% delle e-cig, la supertassa, prevista per l’1 settembre, sarebbe saltata. O, quantomeno, non sarà utilizzata per evitare i tagli previsti sul numero degli agenti penitenziari.
L’ A.Na.F.E., l’Associazione Nazionale Fumo Elettronico, si è dichiarata soddisfatta di questa decisione, che negli scorsi giorni aveva mobilitato i manifestanti sia a Roma, sia in altre città italiane. Massimiliano Mancini, presidente dell’Associazione, si è dichiarato speranzoso sul fatto che
questo voto sia il primo segnale da parte del Governo di accogliere le nostre istanze e ridiscutere totalmente la tassazione prevista dal dl ‘IVA e Lavoro’ che rischia di uccidere l’intero comparto industriale e commerciale della sigaretta elettronica lasciando a casa migliaia di lavoratori e distruggendo aziende e investimenti.
Le proteste non sono però ancora destinate a fermarsi
Questa tassazione è iniqua e non bilanciata e chiediamo al Governo di riceverci e verificare possibili alternative che esistono e consentirebbero al Governo di recuperare le entrate necessarie tra cui quella da noi proposta di regolamentare il settore con una tassa progressiva da applicare ai liquidi contenenti nicotina. L’alternativa è la morte di un settore che era in crescita, e anche un conseguente buco nelle casse dello Stato, derivante dalle mancate entrate da IVA, IRES, IRAP, imposte locali e dazi doganali, che il settore della sigaretta elettronica oggi versa, ma che domani, una volta scomparso, non avrà più la possibilità di fare.
Via | Soldiblog.it