Adh e iponatriemia, qual è il legame?
Adh e iponatriemia possono essere collegati tra di loro, già a partire della definizione di questa particolare malattia: scopriamo insieme, allora, qual è il legame tra l'ADH e l'iponatriemia da diluzione.
Cosa lega l’ADH e l’iponatriemia? E’ presto detto: la Sindrome da inappropriata secrezione di ADH, in moltissimi casi, è una causa di iponatriemia o iposodiemia. La riduzione dei valori di sodio nel sangue, che scendono sotto i 136 mmol/l, può essere proprio provocata da un’inapproprita secrezione dell’ADH.
Si stima che ADH e iponatriemia siano collegate almeno nel 30-40 per cento dei casi di valori bassi del sodio plasmatico. Insieme al trattamento con diuretici tiazidici, è infatti una delle cause più importante di un abbassamento del sodio nel sangue.
La Sindrome da inappropriata secrezione di ADH, che provoca iponatriemia, può essere paraneoplastica, provocata ad esempio dal tumore al polmone a piccole cellule, ma può ache essere dovuta da estesioneuroblastoma, disturbo primario ipofisario, problemi nervosi come meningite, assunzione di farmaci come antidepressivi triciclici o affezioni polmonari.
I sintomi possono essere perdita di appetito, nausea, vomito, mal di testa, crampi, irritabilità, intossicazione, stupor, epilessia, urine concentrate, ADH aumentato.
La Siadh andrà curata in base alle cause che l’hanno scatenata, mentre l’iponatremia prevede un trattamento che si basa sulla somministrazione di soluzione salina ipertonica al 3% di NaCl, associato anche a diuretici d’ansa. Quando il paziente non ha più sintomi, quando il sodio raggiunge livelli meno preoccupanti e più normali, allora si può interrompere la terapia.
Ovviamente ogni paziente andrà trattato secondo la diagnosi fatta dal proprio medico e in base anche alla personale storia clinica.
Via | endocrinologiaoggi