Sigarette elettroniche, gli italiani sono contrari alla tassa
A svelarlo è un sondaggio online. Intanto per domani è prevista una manifestazione a Montecitorio
Com’era facile aspettarsi, la nuova tassa sulle sigarette elettroniche e su tutti i loro pezzi di ricambio non è stata accettata di buon grado da produttori e rivenditori delle e-cig, che prospettano la messa in ginocchio di uno dei pochi mercati fiorenti in questo periodo di profonda crisi economica. Nemmeno il resto degli italiani sembra d’accordo con questo provvedimento. A fornire i primi numeri che permettono di valutare il malcontento sollevato da questo provvedimento ha pensato uno dei più famosi brand di sigarette elettroniche, che ha pensato di chiedere ai consumatori cosa ne pensassero attraverso un sondaggio lanciato sulla sua pagina di Facebook.
Fra gli 821 utenti che hanno risposto alla domanda “Sei favorevole o contrario alla tassazione del 58,5% sulle sigarette elettroniche?”, ben il 75% ha dichiarato di essere contrario “senza no e senza ma”, mentre il 13% la ritiene un provvedimento giusto solo nei confronti dei prodotti che contengono nicotina. Il 19% ha invece dichiarato che sarebbe favorevole ad una tassazione, ma solo se fosse più contenuta. Solo il 3% si è detto d’accordo con il provvedimento così come è stato approvato.
Come sottolineato dai promotori del sondaggio,
indipendentemente dal risultato, che vede i consumatori decisamente schierati contro il provvedimento, la “viralità” del post, la diffusione raggiunta in pochissimi giorni e la corposa partecipazione sono dati che dimostrano senza ombra di dubbio il forte interesse nei confronti del tema e fanno crescere l’interrogativo sulla necessità di rivedere, tenendo in considerazione anche l’opinione degli italiani, il decreto in questione.
L’ANaFE, l’Associazione Nazionale Fumo Elettronico, ha programmato per domani, martedì 9 luglio, una manifestazione organizzata per sensibilizzare il Governo, il Parlamento e l’opinione pubblica sulla necessità di rimettere mano al provvedimento. Uniti dallo slogan “Non siamo fumo”, i partecipanti si incontreranno in mattinata davanti alla Camera dei deputati, in piazza Montecitorio, a Roma, per esprimere il dissenso nei confronti di quella che è stata definita
una tassa ingiusta perché equipara di fatto la e-cig alle sigarette tradizionali, senza tenere conto del fatto che si tratta di una alternativa al tabacco, meno dannosa, e che aiuterà lo Stato a risparmiare sulla spesa sanitaria.
Via | Comunicato stampa