I sintomi iniziali del Parkinson e la diagnosi
Sono tanti i sintomi iniziali del Parkinson, anche se spesso non sono facili da individuare, perché rappresentano dettagli che possono sembrare quasi insignificanti. Ecco i campanellini d’allarme da tenere sempre ben presenti.
Il Parkinson spesso si manifesta molto prima che la malattia si palesi completamente e lo fa con piccoli sintomi inziali, un po’ subdoli perché difficili da comprendere. Aiutandoci con un vademecum, pubblicato sul sito internet Parkinson Italia, Confederazione associazioni italiane Parkinson e Parkinsonismi (onlus), abbiamo individuato ben 10 sintomi.
Il primo è la perdita del senso dell’olfatto e in parte anche del gusto, decisamente evidente soprattutto in quelle persone che hanno sempre avuto un naso raffinato. Poi ci sono i disturbi del sonno (aggiungiamo anche la sindrome delle gambe senza riposo e l’apnea notturna). Il terzo campanellino d’allarme è la costipazione e i problemi intestinali e della vescica. Purtroppo, il Parkinson può influenzare il sistema nervoso autonomo, che regola l’attività dei muscoli lisci come quelli che lavorano nelle viscere e della vescica, rallentando i processi digestivi.
Il sintomo numero quattro è la mancanza di espressione facciale. In questo caso, allo stadio iniziale della malattia, i cambiamenti sono lievi e davvero complicati da avvertire. Poi è da tenere controllato il dolore al collo persistente, molto diffuso nelle donne. Per alcune persone si presenta come una sorta di torpore o di formicolio. Il sintomo numero sei è una scrittura lenta e molto stretta. È importante anche osservare i cambiamenti del tono della voce e delle parole, così come le braccia che non riescono a oscillare liberamento.
Tra le prime avvisaglie ci può essere la sudorazione eccessiva, anche in assenza di calore o di ansia. Infine, i cambiamenti di umore e di personalità. Alcuni studi dimostrano che depressione, in chi non l’ha mai avuta, può essere un sintomo.
Via | Parkinson Italia
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