Cos’è la colonscopia virtuale e quando è indicata?
La colonscopia virtuale è una tecnica diagnostica abbastanza recente e permette di esaminare le pareti del colon senza ricorrere alla tradizionale colonscopia, esame decisamente invasivo.
La colonscopia è un esame che spaventa, perché molto fastidioso. Esiste però un’alternativa e si tratta della colonscopia virtuale, ovvero un esame radiologico che consente di analizzare il colon senza l’introduzione di sonde. Prima di sottoporsi alla diagnosi, il paziente deve comunque prepararsi con dei lassativi e nel retto deve essere introdotta anidrite carbonica attraverso una piccola sonda (ovviamente sarà precedentemente somministrato del Buscopan).
Vengono poi effettuate due scansioni, a respiro trattenuto e in posizione prona, per verificare il posizionamento dell’aria nei vari segmenti intestinali, ma anche i residui fecali.
Perché mai si deve intervenire in questo modo? Ovviamente per rilassare le pareti addominali e rendere più facile lo studio. Per quale motivo si fa: lo studio del colon è indicato per verificare aderenze post chirurgiche, ma anche anomalie anatomiche. Inoltre, è indicata in caso diverticolite, perché la colonscopia tradizionale potrebbe essere decisamente troppo invasiva. In molti casi, è consigliata nelle persone che hanno superato i 50 anni e hanno in famiglia casi di tumore al retto o che hanno già subito una polipectomia endoscopica.
Quest’esame sfrutta una tecnica chiamata TC spirale multistrato e un software, in costante aggiornamento, in grado di ricostruire sullo schermo le pareti coliche. Questo risultato è merito dall’impiego di radiazioni ionizzanti, che attraversano il corpo del paziente. Attenzione, in caso la colonoscopia virtuale individui delle anomalie, diventa indispensabile ricorrere all’esame tradizionale.