Eritrociti nelle urine: cosa sono, a cosa servono e cosa fare se sono alti o bassi
Eritrociti nelle urine, come comportarsi? E quali potrebbero essere le cause? Ecco alcune indicazioni utili per comprendere meglio i vostri esami
Eritrociti nelle urine: qual è il valore di riferimento, e che fare se sono alti o bassi? Innanzitutto, va detto che in condizioni normali, gli eritrociti (ovvero i globuli rossi) dovrebbero risultare assenti dalle urine. Detto ciò, nel caso in cui questi dovessero essere invece presenti, sappiate che normalmente, nel sedimento possono esservene una quantità di 0-2 per campo. Se però il valore dovesse risultare molto più alto, ricordate che in diversi casi ciò non implica necessariamente la presenza di gravi patologie.
La presenza di eritrociti alti nelle urine (detta anche ematuria) può infatti essere provocata da moltissimi fattori diversi, dal sangue mestruale nella donna ad esempio, oppure dall’utilizzo di alcuni farmaci, come ad esempio l’aspirina, atropina, sulfamidici ed anticoagulanti e così via…
Tale valore potrebbe però risultare alterato anche in caso di tubercolosi renali, problemi alla coagulazione del sangue, calcoli, leucemie, neoplasie benigne e maligne, poliglobuline, cirrosi epatica, rene policistico, infarto renale, ipertrofia o adenocarcinoma prostatico. Insomma, come dicevo, le cause che potrebbero provocare ematuria sono davvero moltissime. Talvolta al sangue nelle urine si aggiungono anche una serie di altri sintomi, come ad esempio dolori addominali, febbre, urgenza nella minzione, dolore al fianco, sensazione di un non completo svuotamento della vescica.
Nel caso in cui doveste notare tracce di sangue nelle urine (si parla in questo caso di ematuria macroscopica), o nel caso in cui tali tracce dovessero risultare mediante le analisi (ematuria microscopica), la prima cosa da fare sarà quella di rivolgersi al proprio medico curante, che saprà valutare le possibili cause ed indicarvi lo specialista più adatto per la vostra situazione.