Cos’è la sindrome da shock tossico, le cause e i fattori di rischio
Le precauzioni da prendere contro la sindrome da shock tossico.
La sindrome da shock tossico (SST) è una patologia causata da una tossina prodotta da alcuni tipi di stafilococco: nella metà dei casi è associata ad un uso scorretto dei tamponi interni nei giorni delle mestruazioni, quando vengono posizionati in malo modo oppure sono fatti di materiali allergici per il nostro corpo. In altri casi, può avvenire anche in seguito a operazioni chirurgiche con bendaggi eccessivamente assorbenti e sbagliati, che possono favorire lo sviluppo dell’infezione da stafilococco.In questi casi il corpo reagisce con i sintomi tipici di un’infezione, del tutto simile ad un’influenza molto forte: rapido innalzamento della temperatura corporea anche oltre i 39 gradi, vomito, diarrea, brividi, arrossamento cutaneo. In molte persone le cause dell’infezione da stafilococco possono anche presentarsi con dolori muscolari, vertigini e svenimenti, concatenati all’infezione in corpo.
La precauzione da prendere è quella di saper riconoscere la sintomatologia in tempo: se si indossa un assorbente interno e si avverte uno dei sintomi sopra indicati, è molto probabile che sia in corso l’inizio di una sindrome da shock tossico. In questo caso è bene togliere subito il tampone e passare a quello esterno, poi rivolgersi al proprio medico in modo da non peggiorare la situazione: i fattori di rischio legati alla SST sono letali se non presi in tempo e possono condurre anche alla morte per infezione da stafilococco.
Se si volessero evitare i rischi di sindrome da shock tossico senza rinunciare alla comodità del tampone interno, si può optare per l’uso della coppetta mestruale, facendo attenzione anche in questo caso all’igiene scrupolosa delle proprie parti intime.
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