Cosa sono i grassi trans saturi e insaturi, dove si trovano e perché sono pericolosi
Cosa sono i grassi trans saturi e insaturi: perché dobbiamo consumarne pochi, dove si trovano (ed è meglio evitare di acquistare certi cibi) e perché sono pericolosi.
La dicitura “grassi” tende a spaventare chiunque quando si parla di alimentazione e benessere del corpo. Facciamo di ogni erba (o di ogni componente della nostra nutrizione) un fascio e generalizziamo, ma quando affrontiamo il discorso di diete e nutrienti bisogna saper distinguere le varie fonti energetiche che ci permettono di vivere: i grassi sono fondamentali per le riserve di energia e per il trasporto e il metabolismo delle vitamine idrosolubili.
Esistono moltissimi tipi di grassi nel nostro organismo: la principale distinzione va fatta tra grassi saturi, portatori del cosiddetto colesterolo LDL “cattivo”, e grassi insaturi, che promuovono il colesterolo HDL, quello “buono”; un’altra divisione si fa tra grassi vegetali e grassi animali, a seconda della derivazione.
Tra i grassi vegetali c’è un sottogruppo detto grassi trans, che possono essere saturi e insaturi e sono i cosiddetti grassi vegetali idrogenati: si chiamano così perché hanno subìto il processo di aggiunta di idrogeno sui doppi legami di carbonio degli acidi insaturi e in questo modo il nostro organismo tende a percepirli come grassi saturi, perché hanno una maggiore consistenza e un maggiore punto di fusione.
I grassi trans si trovano principalmente nei cibi confezionati dell’industria alimentare, quali snack, patatine, merendine, gelati etc, perché ne aiutano la conservazione e ne mantengono il “bell’aspetto” anche dopo qualche mese dalla produzione. Secondo la normativa europea non c’è obbligo di riportare sull’etichetta la presenza o meno di grassi vegetali trans saturi e insaturi, quindi bisogna stare molto attenti a cosa acquistiamo al supermercato: leggere l’etichetta è sempre fondamentale per una spesa consapevole e sana.
Infatti i grassi trans sono pericolosi perché, abbassando il rapporto tra colesterolo buono e colesterolo cattivo, favoriscono l’insorgere di malattie cardiovascolari: molti studi scientifici hanno dimostrato che eliminarli dalla dieta è impossibile, perché si annidano in moltissimi alimenti confezionati, ma non è difficile privilegiare un’alimentazione il più sana e naturale possibile in modo da non incorrere in brutte sorprese.
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