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Ora legale, il buon sonno non è a rischio

Non sarà certo un'ora di sonno in meno a sconvolgere i nostri ritmi: le rasicurazioni dell'esperto sul passaggio all'ora legale

Ora legale, il buon sonno non è a rischio

L’ora legale non è nemica del buon sonno. A rassicurare sulle conseguenze della privazione di un’ora di riposo con cui avremo a che fare domenica, quando le lancette dell’orologio dovranno essere spostate in avanti, è Franceso Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno onlus.

Presunti effetti sfavorevoli sono ormai più un vezzo che un vero problema

spiega l’esperto, che aggiunge:

Pur esistendo la necessità che corpo e cervello, e con essi il nostro modus vivendi, si adeguino all’orologio convenzionale, controindicazioni e possibili effetti negativi non solo sono trascurabili, ma anche di breve durata.

A proteggere da eventuali effetti negativi è lo stile di vita cui ormai noi tutti siamo abituati: frenesia, ritmi quotidiani ansiogeni, ripetuti spostamenti su strade trafficate e anche la complessità delle relazioni interpersonali e del mondo lavorativo rendono una routine i cambiamenti repentini delle abitudini quotidiane. Piuttosto, i fattori che possono contribuire all’insorgenza di disturbi del sonno sono altri.

Come sottolinea lo stesso Peverini, le problematiche emerse durante la recente Giornata Mondiale del Sonno sono ben diverse dall’ora legale e includono l’aumento delle ore da dedicare al lavoro a discapito di quelle riservate al riposo, l’aumento dei casi di insonnia nei Paesi coinvolti dalla crisi economica e le ore notturne passate a navigare sui social network, un’abitudine diffusa soprattutto nella popolazione adulta.

La durata del sonno si riduce costantemente anche fra bambini e adolescenti, tanto che il 30% degli studenti ha un debito di sonno pari a quello di chi lavora su turni.

In questo panorama, lo spostamento delle lancette è del tutto ininfluente e ricade negli ormai abituali “scossoni quotidiani”. Non solo, Peverini sottolinea che anche nel giorno del passaggio all’ora legale

intorno a noi, tutti si muovono e operano secondo le nuove condizioni orarie, facendoci cosi’ sentire nel sistema e non solitarie vittime del nuovo orario.

Lievi difficoltà dei primi due o tre giorni ad adattarsi all’ora legale sono ampiamente compensate dai vantaggi, a partire dal disporre un’ora in più di luce: 60 minuti in più a nostra disposizione. Oltre ai noti e irrinunciabili benefici del risparmio energetico.

Via | Asca

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