Russare può essere un problema serio: da cosa dipende e i rimedi risolutivi
Russare può esere il sintomo di un problema di salute più grave. Quando stile di vita e piccoli rimedi non aiutano entra in gioco il chirurgo
Spesso russare è visto come un problema da chi dorme accanto al “russatore” piuttosto che da chi russa. In realtà dietro al rumore che disturba il sonno altrui ci possono essere problemi di salute che potrebbero addirittura richiedere un intervento chirurgico. Il rumore prodotto dalla respirazione durante il sonno è infatti dovuto alla parziale ostruzione delle vie respiratorie, alla cui base può esserci sia un semplice rilassamento della lingua o della gola o un eccesso di tessuti (in caso di obesità), ma anche problemi nell’anatomia della bocca e dei seni nasali.
Uno dei casi più seri è quello delle apnee ostruttive del sonno, in cui i tessuti della gola possono arrivare a bloccare completamente le vie respiratorie, impedendo letteralmente di respirare. Di conseguenza, i momenti in cui chi ne soffre dorme russando sonoramente si alternano a periodi di silenzio che, però, devono far ben altro che trarre un sospiro di sollievo. Si tratta, infatti, di attimi in cui si smette (a volte anche completamente) di respirare e che spesso causano il risveglio e, quindi, un ulteriore problema: quello di un riposo non adeguato.
Se i cambiamenti nello stile di vita o altri rimedi più o meno semplici rimedi non sono sufficienti a risolvere o, quantomeno, portare il problema a livelli sopportabili non resta che tentare la strada di soluzioni più invasive.
Accanto ai cerotti nasali e agli apparecchi da indossare per mantenere aperte le vie respiratorie localizzate in fondo alla gola, un’opzione non-chirurgica è rappresentata dall’uso di maschere pressurizzate che forzano l’ingresso dell’aria attraverso il naso, mantenendo, così, le vie respiratorie aperte.
Tuttavia, in alcuni casi i medici possono ritenere opportuno tentare di risolvere il problema con interventi più invasivi. Ecco un elenco delle possibili alternative.
Via | Mayo Clinic
Foto | da Flickr di ellyjonez