Sclerosi multipla: la diagnosi, i sintomi e le cause
Sclerosi multipla: la diagnosi, i sintomi e le cause
Oggi scopriamo qualcosa di più sulla sclerosi multipla, focalizzando la nostra attenzione su cause, sintomi e diagnosi. La sclerosi multipla viene definita come una malattia cronica di origine autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale provocando una demielinizzazione, cioé la perdita del rivestimento mielinico che normalmente protegge le fibre nervose. Venne descritta per la prima volta da Jean-Martin Charcot nel 1868.
Conosciuta anche come sclerosi a placche, sclerosi disseminata o polisclerosi, questa degenerazione causa un’interferenza alle vie di comunicazione che mettono in contatto il cervello con il resto del corpo, provocando sintomi diversi anche a causa della gravità del danno subito e della sua localizzazione. La sclerosi multipla può colpire tutti a qualsiasi età, ma sembra esserci una predisposizione per le giovani donne.
I sintomi principali di sclerosi multipla sono:
- astenia
- atassia e tremori
- afasia e disfonia
- disfagia e nausea
- depressione
- disfunzioni vescicali
- ipoestesia o paraestesia
- nistagmo e vertigini
- visione offuscata o doppia
- deficit cognitivi
- paresi e paralisi
- impotenza
- stipsi, diarrea e incontinenza fecale
L’andamento della sclerosi multipla è caratterizzato da un alternarsi di fasi di remissione e di ricaduta che spesso allungano i tempi della diagnosi. Due segni sono tipici, ma non specifici della sclerosi multipla: il segno di Lhermitte, ovvero una sensazione di scossa quando si flette la colonna vertebrale e il segno di Uhthoff, ovvero un aggravamento dei sintomi sopra elencati quando aumenta la temperatura ambientale.
Per quanto riguarda l’andamento della malattia, le recidive sono più comuni in primavera e in estate, mentre infezioni virali come il comune raffreddore o l’influenza possono scatenare una crisi. Anche la gravidanza e il periodo dopo il parto possono aumentare il rischio di ricaduta, anche se durante la gestazione il tasso di ricaduta è altalenante nel corso dei diversi trimestri.
Visto il gran numero di sintomi con cui la sclerosi multipla può manifestarsi, la diagnosi clinica non è molto semplice. Ecco che allora i medici hanno studiato una serie di criteri diagnostici, utili soprattutto nelle prime fasi della malattia. I dati clinici da soli non bastano, qualcuno sostiene che la diagnosi di certezza si possa avere solo dopo prelievo bioptico, qualcuno azzarda l’esclusività della certezza solo in sede autoptica. La risonanza magnetica e le sue evoluzioni recenti aiutano a scoprire le aree demielinizzate, ma non sono in grado di stabilire l’esatto grado di gravità della patologia. L’esame del liquido cerebrospinale, invece, può indicarci uno stato di infiammazione cronica del sistema nervoso centrale.
La diagnosi differenziale di sclerosi multipla viene emessa nei confronti di malattie come l’HIV, la neurosifilide, la neuroborelliosi, la vasculite, la connettivite indifferenziata, l’encefalomielite acuta disseminante, la malattia di Devic, la carenza di vitamina B12 o le alterazioni psichiatriche.
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