Il salmone affumicato piace per le feste natalizie ma attenzione alla listeria
Il salmone affumicato può contenere un batterio pericoloso per la salute: si chiama Listeria.
Il salmone affumicato è un classico del Natale, purtroppo seppur un piatto goloso, nasconde diverse insidie. Il nemico si chiama Listeria monocytogenes ed è un batterio pericoloso soprattutto per le donne gravide, per le persone immunodepresse e per gli anziani e i bambini. Si trova soprattutto nel pesce crudo e resiste alle basse temperature del frigorifero (a rischio quindi non solo il salmone ma anche tutto il sushi).
Questo pesce è estremamente controllato e sicuro, di solito, ma il 12 ottobre di quest’anno, è stato un allarme a seguito di una partita danese positiva alla Listeria. Come difendersi? L’unico modo è acquistare il salmone con la scritta “affumicato a caldo” (“hot smoked salmon”). Sembrerebbe, infatti, che la Listeria sia inattivata dopo i 70 gradi. I salmoni d’allevamento, del Pacifico e dell’Atlantico, invece, sono affumicati a freddo e sono di conseguenza a rischio.
Esiste poi un altro problema. Si chiama Anisakis e si tratta di un parassita che provoca una grave infezione parassitaria del tratto gastrointestinale. Anche in questo caso, il parassita trova un habitat ideale nel pesce crudo o non ben cotto (proprio come quello affumicato) e marinatura, salatura e affumicatura a freddo, purtroppo, non sconfiggono questo “nemico”. Le larve di Anisakis si possono prevenire solo a temperature superiori ai 60 gradi o abbattendolo a meno 20 gradi per 24 ore almeno. Valeria Tepedino, il direttore di Eurofishmarket, ha quindi commentato:
La presenza della Listeria è oggi un problema più nei formaggi a pasta molle che nel salmone affumicato. Azzerare in assoluto i rischi non è possibile proprio perché si tratta di pesce crudo. Il mio consiglio è che le donne in gravidanza, gli immunodepressi, i bambini piccoli e gli anziani malati potrebbero evitare di consumarlo.
Via| IlFattoalimentare
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