Quali sono le proprietà del miele e quali i suoi benefici
Il miele ha diverse proprietà che si traducono in benefici per la salute. Alla loro base ci sono soprattutto i flavonoidi di cui è ricco
Il miele è un ingrediente fondamentale di molti dolci natalizi: dalle cartellate pugliesi al panforte senese, passando per torroni di tutti i tipi, in questi giorni di festa è facile fare scorpacciate, a volte anche inconsapevoli, del prodotto per eccellenza degli alveari. A giovarne non è solo l’umore dei golosi, ma anche la salute. Il miele non ha, infatti, solo proprietà dolcificanti, ma può proteggere l’organismo a diversi livelli grazie alle sue proprietà e ai suoi benefici.
Già in passato abbiamo parlato di quanto questo alimento possa far bene alla pelle. Sarà, poi, facile che molti abbiano ricevuto il consiglio di bere un po’ di latte con miele in caso di mal di gola o raffreddore. I suoi benefici vanno, però oltre la tradizione popolare e gli scienziati hanno scoperto che a determinare le sue azioni antibatteriche, antiossidanti, antitumorali, antivirali e antinfiammatorie sono soprattutto i flavonoidi di cui è ricco.
L’esatta composizione del miele dipende da diversi fattori, come il tipo di polline di cui si sono nutrite le api, il clima e altre condizioni ambientali e la lavorazione cui è sottoposto. In generale, al suo interno sono presente più di 180 diverse molecole, tra cui fruttosio, glucosio, enzimi, acido ascorbico, carotenoidi, proteine e, appunto, flavonoidi, molecole dalle proprietà antibatteriche, antivirali, antinfiammatorie, antiallergiche e vasodilatatrici. Non solo, i flavonoidi inibiscono l’ossidazione dei grassi e l’aggregazione delle piastrine, contrastano la permeabilità e la fragilità dei capillari e proteggono il cuore.
L’azione antiossidante del miele protegge da diverse malattie, inclusi disturbi cardiovascolari, tumori e diabete. L’ossidazione, infatti, danneggia molecole importanti per l’organismo, Dna incluso. E anche se l’effetto antiossidante del miele è dovuto soprattutto ai flavonoidi, non è da escludere che possano contribuirvi anche l’acido ascorbico, il carotene e altre molecole presenti in questo alimento.
I flavonoidi conferiscono al miele anche un’altra proprietà, quella antinfiammatoria. In particolare, gli scienziati hanno dimostrato che la galangina e la crisina inibiscono gli enzimi responsabili dell’infiammazione. Meno noti sono, invece, i meccanismi che conferiscono al miele le sue proprietà antibatteriche. Gli esperti pensano che possano essere il risultato della combinazione di diversi fattori, come l’elevata concentrazione di zuccheri, la presenza di lisozima (un potente agente antimicrobico), il suo basso pH e, ancora una volta, i flavonoidi. Qualunque siano le basi biochimiche di queste proprietà, resta il fatto che il miele può uccidere i batteri, soprattutto i cosiddetti Gram-positivi.
Infine, il miele protegge dalle ulcere. Anche in questo caso entrano in gioco i flavonoidi, che difendono la parete dello stomaco aumentando la concentrazione di prostaglandine (molecole coinvolte nell’infiammazione), riducendo la secrezione degli acidi dei succhi gastrici e contrastando l’ossidazione dei lipidi. Alcuni studi hanno però portato ad ipotizzare che anche in questo caso l’effetto finale potrebbe essere il risultato della combinazione dell’azione di più componenti del miele.
L’uso di questo alimento per proteggere la salute non è, quindi, solo questione di tradizione. Ai suoi amanti non resta che approfittarne. I diffidenti, invece, potrebbero iniziare a fidarsi un po’ di più di alcuni rimedi della nonna.
Via | Journal of Food Science
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