Allarme obesità, 4 italiani su 10 hanno problemi di sovrappeso
Cattiva alimentazione e vita sedentaria compromettono la salute degli abitanti dello Stivale. A farne le spese sono anche i bambini
Nonostante i continui avvertimenti sui rischi associati al sovrappeso, sembra proprio che gli italiani non vogliano saperne di dimagrire. I dati del rapporto sullo Stato Sanitario del Paese presentati ieri al Ministero della Salute hanno infatti svelato che la popolazione dello Stivale soffre sempre più di gravi problemi di linea. A convivere con il problema sono più di 4 italiani adulti su 10. In particolare, il 32% dei cittadini adulti è in sovrappeso, mentre l’11% è addirittura obeso.
Il problema è più frequente negli uomini, aumenta con l’età, con le difficoltà economiche e nelle persone con un basso livello di istruzione ed è più diffuso al Sud. Se, ad esempio, nella Provincia Autonoma di Trento la percentuale di chi ha a che fare con sovrappeso o obesità è del 29%, in Puglia ne soffre il 49% della popolazione.
L’allarme era già stato lanciato lo scorso mese di ottobre dall’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), che in occasione dell’Obesity Day aveva sottolineato che in poco più di 20 anni la percentuale di italiani che hanno a che fare con seri problemi di peso è aumentata di più di 10 punti. Una situazione che, purtroppo, riguarda anche i bambini.
Anche se il 90% degli italiani sa che attività fisica e alimentazione sono le armi migliori per combattere il problema, sono ancora pochi quelli che le sfruttano per mantenersi in salute. Infatti secondo i dati raccolti dal progetto Passi 2010 anche se il 97% degli italiani mangia frutta e verdura tutti i giorni, solo il 10% ne consuma le 5 porzioni quotidiane raccomandate dagli esperti. I più diligenti sono le donne, chi ha tra 50 e i 69 anni e chi ha un elevato livello di istruzione. La situazione migliore è quella della popolazione della Liguria (20%), mentre quella peggiore è stata registrata in Calabria (6%).
Lo stesso progetto ha svelato anche che un terzo della popolazione tra i 18 e i 69 anni non svolge attività fisica né al lavoro, né nel tempo libero. Anche in questo caso il problema è più diffuso al Sud e nelle persone con un basso livello di istruzione, ma un appare determinante anche il fattore economico: le difficoltà sono associate ad uno stile di vita più sedentario. Inoltre sono risultate meno attive le donne e le persone nella fascia d’età tra i 50 e i 69 anni.
Per quanto riguarda i bambini, l’indagine “Okkio alla Salute” ha svelato che il 23% dei genitori è consapevole del fatto che i propri figli non mangiano frutta e verdura tutti i giorni. In media ad essere in sovrappeso è il 22,9% dei ragazzi, mentre l’11,1% è obeso, ma la situazione è molto variabile a seconda della Regione presa in considerazione. Si passa, infatti, dal 15% di bambini in sovrappeso o obesi a Bolzano al 49% registrato in Calabria.
A questa situazione si aggiunge la diffusione di alcol e fumo fra i giovani. Il tutto con gravi conseguenze per la salute: le malattie cardiovascolari, per cui i cattivi stili di vita sono fattori di rischio determinanti, sono la prima causa di morte nel Pese. Ad esse è attribuibile il 38,2% dei decessi.
Via | AGI; Il Messaggero
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