L’Aids colpisce più uomini che donne in Italia
E' domani la giornata mondiale di lotta all'Aids, ancora in ascesa anche nel nostro Paese.
Si svolgerà domani la Giornata mondiale di lotta contro l’Aids e i numeri sulla diffusione di questa malattia non sono ancora buoni, anche in Italia. Il Centro operativo Aids (Coa) dell’Istituto Superiore di Sanità ha fornito una serie di dati per fotografare la situazione del nostro Paese nel 2011 ed è emerso che sono soprattutto gli uomini a essere contagiati dal virus Hiv.
Come avviene il contatto? La causa sono soprattutto i rapporti sessuali occasionali, probabilmente non protetti (rappresentano il 78,8% di tutte le segnalazioni), e nel 33 percento dei casi la diagnosi riguarda persone straniere. Dove si trova l’incidenza più alta? La regione più a rischio è la Valle da Aosta, quella minore la Calabria. C’è di più. L’anno scorso sono stati diagnosticati 5,8 casi di Hiv ogni 100 mila residenti.
Dall’analisi dei dati è emerso che ci sono 3,9 nuovi casi Hiv per 100.000 italiani residenti e 21,0 nuovi casi Hiv per 100.000 stranieri residenti. Gli aumenti principali sono in alcune aree circoscritte, come la Valle d’Aosta, già citata, ma anche Bolzano, Sassari e poi l’Umbria e la Sicilia, mentre l’infezione è in calo in Lazio, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Trento. Gli uomini sembrano essere l’anello debole di questa malattia: sono il triplo rispetto alle donne infette. Contraggono il virus più in là negli anni: 38 anni per i maschi e 34 anni per le femmine.
Esiste poi un altro gravissimo problema ed è la diagnosi tempestiva. Purtroppo nel 2011 più della metà dei casi segnalati con una nuova diagnosi di Hiv era già in fase avanzata di malattia. Il test è fondamentale, ma solo il 13,4 percento lo fa perché si è reso conto di aver seguito un comportamento non prudente e a rischio, mentre solo il 10,3 percento perché ha avuto rapporti non protetti. Il 24,8 percento fa il test perché ha dei sintomi che possono far sospettare un’infezione da Hiv o l’Aids.