Cina in quarantena per il Coronavirus: scuole e palestre fanno lezioni on line
Per fronteggiare l’epidemia del coronavirus, in Cina iniziano i corsi scolastici on line. Anche le palestra offrono lezioni su internet.
Non perdere mai il coraggio e la voglia di andare avanti, anche quando la situazione è critica come quella che sta affrontando la Cina, praticamente immobilizzata a causa della quarantena per contenere la diffusione del Coronavirus.
Proprio a causa della malattia che sta spaventando il mondo, in Cina è stato inaugurato il più grande esperimento di scuola digitale mai realizzato fino ad ora. Per far fronte alla drammatica situazione che sta colpendo il popolo cinese, il Ministro della Scuola ha infatti creato una piattaforma in cloud di e-learning, che dovrà gestire le richieste milioni di studenti contemporaneamente.
I bambini impareranno e frequenteranno le lezioni attraverso la televisione di stato cinese, con l’aiuto dei nonni o dei genitori, chiamati ad assumere il ruolo di tutor. Per quanto riguarda gli studenti più grandi, per loro le lezioni si terranno via internet (sul pc o sullo smartphone), e comprenderanno nuove materie come “educazione morale” e “informazione sulle epidemie”.
Palestre e spettacoli on line
Come le scuole, anche alcune palestre si stanno orientando verso le lezioni on line. Dal momento che le autorità cinesi hanno vietato le attività pubbliche, alcuni istruttori di fitness hanno infatti deciso di offrire delle lezioni ai loro clienti attraverso internet. Si tratta di un modo senza dubbio molto valido non solo per tenere impegnate le persone, ma anche per farle sentire più vicine e meno isolate.
Per la stessa ragione, il governo cinese avrebbe chiesto anche ai musei di “arricchire la vita spirituale e culturale delle persone durante l’epidemia”, offrendo delle esibizioni in cloud delle mostre programmate per questo periodo. Naturalmente sono stati molti i musei che hanno risposto all’appello, e che hanno offerto esibizioni e intrattenimenti attualmente accessibili online, attraverso il sito della National Cultural Heritage Administration cinese.
via | Repubblica, Focus
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