Come curare la cistite cronica
Per curare la cistite cronica sono indispensabili gli antibiotici, che non devono essere abbandonati fino a che non lo decide il medico
La cistite cronica è più difficile da sconfiggere rispetto agli episodi acuti, ma curarla il meglio possibile è indispensabile perché non degeneri in un disturbo più grave, come un’infezione dei reni o la sepsi, una situazione in cui i batteri arrivano ad infettare il sangue.
I sintomi sono gli stessi di una cistite passeggera: bruciore, dolore e difficoltà nel fare pipì, una sensazione di pressione sull’addome, presenza di sangue nelle urine, a volte maleodoranti, febbre, mal di schiena, nausea e vomito. A causarli sono i batteri che, entrati attraverso le vie urinarie, hanno infettato la vescica. Se i rimedi contro la cistite non riescono ad eliminare l’infezione nel giro di un paio di giorni il disturbo può diventare cronico, durando per più di due settimane o ripresentandosi più di due volte in 6 mesi.
A questo punto il ricorso agli antibiotici diventa indispensabile. L’antibiotico più adatto dipenderà dal tipo di batterio che ha causato l’infezione e da altri fattori come l’età, il sesso e le condizioni di salute generale.
Spesso perché la cura risulti efficace può essere necessario assumere basse dosi di antibiotici per un periodo variabile tra i 6 mesi e i 2 anni. In questo modo si scongiura il rischio che le infezioni continuino a ripresentarsi e si prevengono eventuali complicazioni renali. L’aspetto più importante è non smettere di assumere il farmaco solo perché ci si sente meglio. La cura, infatti, è efficace al 100% solo se viene portata correttamente a termine. In alcuni casi il medico potrebbe anche consigliare di assumere una singola dose di antibiotico a scopo preventivo dopo i rapporti sessuali, momento in cui i rischi di infezione aumentano.
Una volta finito il trattamento antibiotico il medico potrebbe prescrivere un esame delle urine per confermare che l’infezione batterica sia stata sconfitta. Una volta eliminati i microbi, però, il problema dovrebbe essere risolto definitivamente e non resta altro che adottare i comportamenti più corretti per prevenirne la ricomparsa, come, ad esempio, assumere del mirtillo rosso, ormai noto alleato della salute della vescica.