Silvio Berlusconi a dieta, vuole perdere 8 kg prima di tornare in politica
Silvio Berlusconi ridiscenderà in campo con otto chili in meno, merito del metodo Zangrillo e di tanto sesso.
Silvio Berlusconi a dieta per ridiscendere in campo magro e tonico alla veneranda età di 76 anni. Lo rivela il suo medico personale, il dottor Alberto Zangrillo, intervistato dai giornalisti della trasmissione La Zanzara in onda su Radio24. Zangrillo, primario al San Raffaele, ha rassicurato sulle condizioni di salute di Berlusconi: l’ex premier è pronto, almeno fisicamente, per ributtarsi in politica. Sospiro di sollievo. Siamo infatti tutti preoccupati che lo stress di una nuova campagna elettorale possa minare il suo equilibrio psicofisico, finora impeccabile se si esclude uno spiccato satirismo, narcisismo, amnesie ed attacchi di ipersonnia in Parlamento.
Ma per affrontare nuovamente comizi e colpi bassi degli altri leader ci vuole un fisico bestiale. Così Berlusconi seguirà il metodo Zangrillo per perdere peso, alla faccia di Dukan e Mech:
Si sta occupando della sua salute, spiega Zangrillo incalzato dalle domande di David Parenzo e Giuseppe Cruciani, perché ha sicuramente più tempo di prima. Gli ho consigliato di fare la dieta. Che nome ha questa dieta? Nessun nome famoso, potremmo chiamarla dieta Zangrillo, un mix equilibrato di carboidrati e proteine, molta acqua e sport. Una dieta che lo porterà a perdere otto chili in tutto.
Ma per sport si intende anche sesso? Sì, rassicuriamoci anche su questo: Berlusconi è ancora sessualmente attivo. Notizia che farà felice le tante pseudodonne in cerca di una prima casa in regalo. Spiega Zangrillo che l’ex premier dimostra almeno vent’anni in meno e può avere rapporti sessuali “senza limitazioni” a patto di:
mantenersi in un buono stato aerobico, controllare la frequenza cardiaca ( e quella di Berlusconi è ottima).
E le punturine magiche dove le mettiamo? Ad ogni modo Berlusconi ha bisogno di scendere in campo nuovamente per ritrovare il sorriso (e al nostro chi ci pensa?):
è salutare che lui interpreti una vita da protagonista, spiega Zangrillo, gli fa bene alla salute. Lo vedevo sofferente, invece Berlusconi deve essere in prima linea, altrimenti, se è relegato in terza o quarta fila, si deprime e corre il rischio di ammalarsi.
E di berlusconismo si muore. Lentamente.
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