Benessereblog Salute Malattie Giornata mondiale senza tabacco, smettere di fumare è impresa da geni

Giornata mondiale senza tabacco, smettere di fumare è impresa da geni

Quante probabilità hai di riuscire a smettere a fumare? La risposta è nella motivazione ma anche nei geni.

Giornata mondiale senza tabacco, smettere di fumare è impresa da geni


Oggi ricorre la Giornata mondiale senza tabacco (World No Tobacco Day 2012), 24 ore per tornare a respirare a pieni polmoni e ad acquisire consapevolezza sui rischi del fumo, attivo e passivo, e sui benefici, a breve, a medio e a lungo termine, di smettere di fumare.

Ma qual è il metodo migliore per smettere di fumare? Parlavamo nei mesi scorsi di quanto sia importante trovare la nostra di motivazione e non motivazioni generiche da manuale. Per qualcuno saranno determinanti i soldi risparmiati, per altri i fattori estetici: unghie più forti, mani più belle, pelle meno spenta, bocca che non somiglia più ad un posacenere…

A contare però, incidendo sulle probabilità di successo di liberarci dalla dipendenza, sono anche fattori genetici. Alcuni fumatori potrebbero essere più ricettivi a determinati metodi (cerotti, gomme alla nicotina, sigarette elettroniche) piuttosto che ad altri. Sapere qual è la predisposizione genetica ai vari metodi per smettere di fumare permette di studiare delle strategie personalizzate, aumentando le probabilità di successo della battaglia contro il tabagismo.

I ricercatori della Washington University School of Medicine, in un recente studio pubblicato sull’American Journal of Psychiatry, hanno scoperto dei marcatori genetici che indicano il rischio, più o meno elevato, di dipendenza da nicotina. L’analisi è stata condotta su un campione di 6 mila fumatori. Dai dati raccolti è emerso che le persone con marcatori genetici di alto rischio di dipendenza, fumavano mediamente due anni in più rispetto a chi non possedeva queste varianti. Inoltre, era meno probabile che riusciressero a smettere di fumare senza l’aiuto di farmaci mirati.

Dallo studio è emerso però anche un dato più incoraggiante: chi è più a rischio di dipendenza reagisce tre volte meglio ai farmaci che aiutano a liberarsi dal vizio del fumo. Dalle gomme alla nicotina ai cerotti al bupropione. Ricordiamo che il fumo è la principale causa di malattie prevenibili, malattie che causano 6 milioni di morti ogni anno in tutto il mondo, 600 mila solo da fumo passivo. I risultati di questo studio possono incoraggiarvi a smettere, perché dimostrano che anche ed in special modo i fumatori più incalliti reagiscono bene ai trattamenti farmacologici. Chiedete consiglio al vostro medico, magari proprio oggi, la Giornata mondiale senza tabacco, è il giorno giusto per smettere e decidere di vivere non solo un giorno ma una vita intera, più lunga e sana, senza tabacco.

Foto | Flickr

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