Sale iodato, rilanciata iodoprofilassi per la salute della tiroide
Previste multe per rivenditori e ristoratori sprovvisti di sale iodato. L'obiettivo? La iodoprofilassi per la salute della tiroide
Tabaccai, bar, mense e ristoranti che non hanno a disposizione sale iodato potrebbero presto pagare cara questa mancanza. Il Ministro della Salute Renato Balduzzi ha, infatti, ribadito l’importanza della iodoprofilassi, ossia dell’uso di sale alimentare arricchito con iodio per contrastare l’insorgenza di malattie della tiroide, come, ad esempio, il gozzo. L’occasione è arrivata con la Giornata mondiale della tiroide, celebrata ieri a Roma da specialisti e associazioni di pazienti.
In effetti la legge 55 del 2005 prevede che i punti vendita di sale destinato al consumo diretto – come i tabaccai – devono assicurare la disponibilità di sale arricchito con iodio e dovrebbero vendere il sale alimentare comune solo dietro specifica richiesta. Non solo, gli espositori del sale alimentare dovrebbero presentare una locandina informativa sulla iodoprofilassi. Allo stesso modo, anche tutti i ristoratori pubblici dovrebbero mettere sempre a disposizione il sale arricchito con iodio. Il Ministero ha predisposto sanzioni da 1.000 a 10.000 euro in mancnaza di disponibilità di sale iodato. Balduzzi ha aggiunto che
è in corso di emanazione un provvedimento che definisce una nuova locandina da esporre negli scaffali di vendita del sale, come “remind” per il consumatore sull’utilizzo del sale iodato. Accanto a questa iniziativa, stiamo realizzando ulteriore materiale informativo, con la collaborazione delle Regioni e delle Società scientifiche, sia per i consumatori che per gli operatori di settore, in particolare la grande distribuzione organizzata, per un’azione di sensibilizzazione all’acquisto di sale iodato.
Sulla carta sembra tutto molto semplice, ma il consumatore deve scontrarsi non solo con la disponibilità del sale iodato, ma anche con il suo prezzo, decisamente più elevato di quello del sale comune. Per questo i medici hanno chiesto agevolazioni fiscali che aiutino a ridurne il costo, anche perché i disturbi della tiroide riguardano ben 6 milioni di italiani. Balduzzi ha così riassunto la situazione:
Più del 10% dei cittadini si ammala di gozzo. Dato ancor più preoccupante è quello riguardante la popolazione giovanile residente in alcune aree del Paese dove il gozzo può superare la prevalenza del 20%. E ancora. Ci sono quasi 30 mila ricoveri ordinari con diagnosi di gozzo semplice, cioè quasi 50 ricoveri ogni 100 mila abitanti, con un impatto economico stimato in oltre 150 milioni di euro all’anno.
Se è vero che tenere sotto controllo il funzionamento di quest’organo è particolarmente importante durante la gravidanza, non bisogna dimenticarsene nemmeno se si è uomini o in altri periodi della vita. Fate, quindi, attenzione: la quantità di iodio raccomandata per garantirne un’assunzione appropriata è di 30mg/Kg di sale.
Via | Salute Oggi8
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